Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

EX PROVINCE A RISCHIO DEFAULT, M5S: IL GOVERNO DICA COSA VUOLE FARE

Palmeri e Siragusa, presentata interrogazione all'Ars, Musumeci riferisca in Aula

Palermo, 20 settembre 2018 – Strade provinciali colabrodo, stop agli interventi manutenzione ordinaria e straordinaria, ai servizi di trasporto per gli studenti siciliani, in particolare per i disabili, scuole poco sicure spesso senza riscaldamenti e nella stragrande maggioranza dei casi prive di misure antisismiche. Tutti servizi di competenza delle ex Province, oggi Liberi consorzi - per via della riforma varata quattro anni fa dal governo Crocetta e poi bocciata dalla Consulta - oggi retti da commissari straordinari e a rischio default. A denunciarlo è il M5s, che ha presentato un'interrogazione parlamentare, prima firmataria Valentina Palmeri, per chiedere al Governo quali misure intende mettere in campo per scongiurare la dichiarazione di dissesto delle ex Province se entro il 31 ottobre non riusciranno ad approvare i bilanci.

"Il caos normativo creato dal Pd – dicono i deputati regionali del M5S Salvo Siragusa e Valentina Palmeri – che ha generato una riforma monca, unito alla situazione economica degli enti non consente di erogare servizi essenziali ai cittadini. Dopo la bocciatura da parte dellaConsulta della norma sull’elezione diretta degli organi delle Province, votata lo scorso anno dall’Ars, ad oggi i Liberi consorzi sono retti da commissari straordinari e versano in condizioni economiche disastrose e rischiano il dissesto, mentre l'ex provincia di Siracusa e la città metropolitana di Catania hanno già dichiarato il default”.

“Considerato che la vicenda è nota ci chiediamo – proseguono - come mai il Governo regionale ed il presidente della Regione non abbiano ritenuto opportuno informare tempestivamente l’Assemblea regionale per indicare quali e quante risorse finanziarie intendono stanziare per consentire agli Enti di redigere e chiudere in pareggio il bilancio pluriennale 2018/2020, dal momento che senza questi documenti contabili i Liberi consorzi non solo non potranno utilizzare i fondi nazionali per investimenti per la viabilità e quelli regionali per l’edilizia scolastica,compresi 30 milioni di euro stanziati dalla Regione per investimenti, ma cosa ancor più grave rischiano il dissesto". "Occorre chiarezza - concludono - vogliamo sapere quale è l’importo esatto, quantificato da ciascuna Provincia e proposto dall’ANCI al Governo regionale e ai dipartimenti competenti in vista delle variazioni di Bilancio, per scongiurare il fallimento degli enti”.
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“Come Fratelli d’Italia abbiamo chiesto ed ottenuto un ordine del giorno (a firma dell’On. Marco Silvestroni), sul ripristino del voto diretto per consiglieri e presidenti delle province e città metropolitane”. L’On. Ella Bucalo commenta così una delle ultime vittorie del suo gruppo, alla Camera dei Deputati. “Con il voto positivo dell’odg, il governo si è impegnato a ripristinare l’elezione diretta dei consigli provinciali e delle città metropolitane. Siamo sempre stati dell’idea di restituire al popolo, che è sovrano, un insindacabile principio di democrazia. Siamo quindi molto soddisfatti e soprattutto convinti, di avere imboccato la direzione giusta, per non deludere le aspettative degli italiani”.-


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