Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

POLO UNICO MALATTIA: DIMINUISCE IL NUMERO DEI CERTIFICATI (-4,8%)

È stato pubblicato oggi l’osservatorio Inps sul polo unico di tutela della malattia contenente i dati relativi al II trimestre 2018.

Roma, 20 settembre 2018 - In questo trimestre si registra un incremento del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per il settore privato (+3,9%) mentre si registra una diminuzione per il settore pubblico (-2,2%). All’aumento del numero dei certificati nel settore privato corrisponde un aumento meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia (+1,1%) mentre nel settore pubblico alla diminuzione del numero dei certificati si osserva un decremento più che proporzionale dei giorni di malattia (-4,8%).
Nel secondo trimestre del 2018, per le visite mediche d’ufficio del settore privato, si registra, rispetto al trimestre precedente, una drastica riduzione del tasso di idoneità, vale a dire il rapporto tra il numero di visite con esito di idoneità al lavoro e il numero di visite effettuate. Questo indicatore si riduce da 40 a 15 ogni cento visite. Anche il tasso di riduzione prognosi si riduce in modo marcato passando da 6,3 a 4,2.

Queste riduzioni sono da imputare, in buona parte, alla sospensione, a partire dal marzo 2018, dell’utilizzo del modello statistico di data mining “Savio” che consentiva all’Inps di concentrare le visite mediche di controllo sui casi in cui è più ragionevole ipotizzare che il certificato medico del lavoratore riporti una prognosi non coerente con lo stato di salute.
Si ricorda che la sospensione del modello “Savio” è stata decisa a seguito dell’intervento del Garante della privacy il quale ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti dell’Istituto per la violazione di più norme vigenti a tutela della riservatezza dei dati personali.
A tal proposito, è bene chiarire che, tra le variabili considerate nel modello Savio, non vi sono assolutamente i dati nosologici relativi alla malattia da cui è affetto il lavoratore, dato particolarmente sensibile e quindi soggetto a specifiche restrizioni di trattamento da parte della legislazione sulla privacy.

L’Istituto confida, in ogni caso, nella collaborazione con il Garante della Privacy sotto gli auspici della Commissione Lavoro del Senato (presso la quale sia l'Inps che il Garante sono stati auditi sull’argomento) al fine di trovare una soluzione al problema che da un lato, consenta di tutelare la privacy dei lavoratori e, dall’altro di evitare un ulteriore spreco di risorse pubbliche, consentendo all’Inps di svolgere in maniera efficiente ed efficace le visite mediche di controllo per la malattia.


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