Un coro di solidarietà per Claudio Fava, Presidente della Commissione Parlamentare contro la mafia e la corruzione dell'Assemblea Regionale Siciliana, dopo che gli è stata recapitata una busta contenente un proiettile, proprio nei locali dell'ARS
Palermo, 09/10/2018 – "Ho letto, e vi ringrazio. La pallottola è una, le voci (vostre) sono tante. E dicono una cosa semplice ed autentica: c'è una Sicilia, c'è un'Italia, che non vogliono volgere altrove lo sguardo. Che le cose cupe e dure di questi anni hanno scelto di guardarle in faccia, ciascuno facendo il proprio mestiere mi sembra una buona notizia, alla faccia di chi preferisce mandare a dire nascosto e di nascosto, con letterine e proiettili. La risposta, a lui e agli altri, è sempre la stessa da trentacinque anni: noi andiamo avanti".
Lo ha scritto sulla propria pagina Facebook Claudio Fava, Presidente della Commissione Parlamentare contro la mafia e la corruzione dell'Assemblea Regionale Siciliana dopo che oggi gli è stata recapitata una busta contenente un proiettile, proprio nei locali dell'ARS.
A seguito dell'esecrabile gesto ai danni dell'on. Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia presso l'Assemblea regionale siciliana, l'on. Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio a Palazzo dei Normanni, esprime piena solidarietà e vicinanza al diretto interessato e ammonisce i colpevoli. "Trovo aberrante che si possano compiere atti intimidatori come quello ai danni del collega Fava. Questo però - continua Savona - è sinonimo di un buon lavoro condotto all'interno della Commissione da lui presieduta. Auspico che la magistratura possa fare il suo corso, affinché i mandanti possano pagare per il danno arrecato".
"Sono assolutamente certa che il vile atto intimidatorio che ha colpito oggi il collega Claudio Fava, cui esprimo la solidarietà mia personale e di tutto il gruppo parlamentare, non avrà alcun esito, se non quello per rafforzare la sua volontà di proseguire con determinazione e professionalità nell'impegno di Presidente della commissione regionale Antimafia."
Il segretario della commissione Antimafia all’Ars, Giuseppe Zitelli, esprime solidarietà al presidente della stessa commissione, Claudio Fava, destinatario di una busta con proiettile.
L’Associazione “Il Giglio” e tutta Gigliopoli si unisce al coro di solidarietà per Claudio Fava.
“Siamo sicuri - ha dichiarato il Presidente Vincenzo Scaffidi - che anche da questa esperienza, Claudio saprà trarre il lato positivo: chi semina il proprio orto quotidianamente e lo fa con passione e piena coerenza diventa un ostacolo per chi, invece, preferirebbe continuare a contribuire alla morte morale e materiale del nostro territorio.” Claudio Fava è stato ospite della Città dei bambini spensierati di Capo Milazzo e durante la sua visita ha potuto toccare con mano gli obiettivi a cui aspiriamo e le modalità con le quali cerchiamo di raggiungerli. “Stargli accanto in questo momento è un gesto che sentiamo di dover fare per coerenza, per la politica del bene comune che mettiamo in pratica quotidianamente e per gratitudine. Chiunque passa dalla Città dei bambini spensierati, rimane nel cuore di chi la abita.”
“Solidarietà piena al collega e presidente della Commissione antimafia” viene espressa da Giorgio Assenza, dopo il recepimento della busta con la pallottola inviata a Claudio Fava presso l’Ars.
Il Forum Siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni esprime convinta solidarietà alla persona dell’onorevole Fava che con il suo lavoro più recente, tra sfida alla massoneria, monitoraggio sulla confindustria implicata nel caso Montante, rinnovate indagini sul Via D’Amelio e la strage Borsellino, ha reso visibile anche il protagonismo di un’antimafia viva e sociale che noi siciliani costruiamo a partire dalle battaglie sull’acqua e i beni comuni, da sempre oggetto degli interessi mafiosi. Ricordiamo, con Umberto Santino, che il primo morto per mafia, nel 1874 a Monreale, fu un fontaniere, Felice Marchese, al centro di una faida tra organizzazioni mafiose rivali per il controllo sull’acqua.
Il proiettile calibro 7,65 consegnato stamane all’ARS è arrivato a tutti noi siciliani e siciliane che non ci arrendiamo davanti alle minacce, alle vili intimidazioni, e che continuiamo a lavorare per la Sicilia senza padrini e padroni.
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