Secondo weekend 26 > 28 ottobre. Andar per conventi: dai camminamenti segreti delle monache alle cucine dei monasteri. Le collezioni universitarie raccontate dai ricercatori i reperti archeologici e le gemme costruite ad arte dai falsari Per la prima volta, mostrate le “carte” di Sartorius sull’Etna
CATANIA, 25.10.2018 - Ogni nobile famiglia aveva la sua monaca: spesso la fanciulla prendeva il velo per lasciare integra l’eredità di casa per il primogenito o la sorella maggiore. La cerimonia che la voleva “sposa in Cristo” era molto commovente e da quel momento iniziava per la giovane, una vita da reclusa. Uno dei pochissimi svaghi delle religiose era seguire la festa di Sant’Agata. Le monache benedettine di San Giuliano salivano sul loggiato che abbracciava la cupola e si affacciava su via Crociferi e da lassù aspettavano la processione che procedeva da via Sangiuliano. Domenica prossima (28 ottobre) e quella successiva, soltanto dalle 10 alle 13 (turni di 20 visitatori ogni mezz’ora, solo su prenotazione www.leviedeitesori.it), sarà possibile salire all’inaccessibile cantoria della chiesa di San Giuliano e da lassù, sulla cupola, seguendo l’antico percorso delle religiose.

Sarà soltanto uno dei bellissimi viaggi narrati de Le Vie dei Tesori – dopo il successo dello scorso weekend catanese con 3500 visitatori – ritorna questo fine settimana ad aprire 32 luoghi della città etnea, in sinergia con il Comune, la Diocesi, la Soprintendenza, l’Università e il Polo museale regionale, l’Esercito, e con l’aiuto della Wondertime, partner del progetto, delle guide di Etna ‘Ngeniousa, degli studenti dell’Istituto Concetto Marchesi di Mascalucia, e del gruppo Disum. Si acquista un unico coupon – da 10 euro per 10 visite guidate; da 5 euro per 4 visite guidate, un solo ingresso costa 2 euro - . Sono stati anche scelti sei luoghi cui si potrà accedere su prenotazione (coupon da 3 euro) su www.leviedeitesori.it.
Ritorniamo ai siti: chi invece vuole percorrere il camminamento sopra Porta Uzeda, può farlo sia questo sabato (27 ottobre) che il prossimo dalle 9,30 alle 13. E non tralasciate il Museo Diocesano che racconta la storia della Chiesa etnea, tra argenti, paramenti, pitture, sculture e preziosi documenti, pezzi intarsiati e cesellati, gli ex voto per Sant’Agata, ma anche oggetti assolutamente laici, come lo spadaccino trovato nel sarcofago di Ludovico II d’Aragona. Anche in questo caso si visita su prenotazione, ogni 45 minuti, www.leviedeitesori.it. Sin da domani sarà invece possibile entrare nelle cucine e nelle dispense dell’antico monastero di San Nicolò L’Arena, gestito da Officine Culturali, un complesso dell’Ordine tra i più grandi d’Europa, oggi riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. Par di vedere i cuochi affaccendati attorno all’enorme piano cottura decorato con vivaci ceramiche … Visitabile soltanto questa settimana, venerdì e sabato, un solo turno di visita, alle 16. Sempre su prenotazione.
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