La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

MINACCE A CLAUDIO FAVA: “SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DELL’ANTIMAFIA”

Busta con proiettile ai danni di Fava (Cento Passi per la Sicilia), totale solidarietà da parte di politici e cittadini. "Inaccettabile gesto che mortifica tutti i siciliani onesti"
Minacce a Fava, Micciché: “Solidarietà al presidente dell’Antimafia”

Palermo, 08/10/2018 - “Sono solidale con il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, a cui stamattina, a Palazzo dei Normanni, è stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7,65. Esprimo massima solidarietà, anche a nome dell’intero Parlamento siciliano, all’onorevole Fava vittima dell’ennesimo preoccupante episodio intimidatorio, che rivela un clima di odio che va condannato. Siamo certi che Fava proseguirà nel suo impegno politico di denuncia e per l’affermazione della legalità, senza lasciarsi turbare da questo vile episodio”.
Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.

Questa mattina, una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata al presidente della Cmmissione antimafia presso l'Assemblea regionale siciliana, on. Claudio Fava. Il capogruppo di Forza Italia all'ARs, on. Giuseppe Milazzo, nel condannare il vile gesto, esprime piena solidarietà all'on. Fava: "Un episodio del genere, ai danni di un Rappresentante delle Istituzioni sul territorio è inaccettabile. Ribadisco la mia piena vicinanza al deputato e collega Fava, augurandogli di continuare al meglio nel lavoro che la Commissione da lui presieduta sta svolgendo. È questa la migliore risposta all'increscioso gesto intimidatorio che mortifica tutti i siciliani onesti".
A seguito dell'accaduto, la Digos ha già provveduto al sequestro della busta e ad avviare le indagini.
Nei giorni scorsi l'on. Fava era riuscito ad affermare il "dovere di trasparenza da estendere in tutta Italia". "La Sicilia da oggi è la prima regione d'Italia in cui i parlamentari regionali hanno l'obbligo di dichiarare l'eventuale iscrizione ad una loggia massonica. Nonostante le fortissime pressioni in senso contrario, abbiamo affermato un dovere di trasparenza e di responsabilità che adesso andrebbe esteso a tutte le cariche elettive in Italia". Lo ha dichiarato l'onorevole Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia siciliana, promotore del disegno di legge approvato oggi all'Assemblea Regionale Siciliana.
“Questa mattina ho espresso la mia solidarietà a nome del gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars per il collega Claudio Fava, Presidente della Commissione Antimafia - ha dichiarato Antonio Catalfamo, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars - il vile gesto di cui tutti siamo venuti a conoscenza qualche ora fa mortifica e umilia il valore dell’onestà e della legalità siciliana. Nonostante diametralmente opposti sul piano ideologico e politico esprimo una ferma condanna per questo gesto e solidarietà umana e politica al collega dei Cento Passi.”
Così Antonio Catalfamo, capogruppo FdI all’Ars insieme ai colleghi di gruppo Elvira Amata e Gaetano Galvagno.

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