Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

MINACCE A CLAUDIO FAVA: “SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DELL’ANTIMAFIA”

Busta con proiettile ai danni di Fava (Cento Passi per la Sicilia), totale solidarietà da parte di politici e cittadini. "Inaccettabile gesto che mortifica tutti i siciliani onesti"
Minacce a Fava, Micciché: “Solidarietà al presidente dell’Antimafia”

Palermo, 08/10/2018 - “Sono solidale con il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, a cui stamattina, a Palazzo dei Normanni, è stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7,65. Esprimo massima solidarietà, anche a nome dell’intero Parlamento siciliano, all’onorevole Fava vittima dell’ennesimo preoccupante episodio intimidatorio, che rivela un clima di odio che va condannato. Siamo certi che Fava proseguirà nel suo impegno politico di denuncia e per l’affermazione della legalità, senza lasciarsi turbare da questo vile episodio”.
Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.

Questa mattina, una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata al presidente della Cmmissione antimafia presso l'Assemblea regionale siciliana, on. Claudio Fava. Il capogruppo di Forza Italia all'ARs, on. Giuseppe Milazzo, nel condannare il vile gesto, esprime piena solidarietà all'on. Fava: "Un episodio del genere, ai danni di un Rappresentante delle Istituzioni sul territorio è inaccettabile. Ribadisco la mia piena vicinanza al deputato e collega Fava, augurandogli di continuare al meglio nel lavoro che la Commissione da lui presieduta sta svolgendo. È questa la migliore risposta all'increscioso gesto intimidatorio che mortifica tutti i siciliani onesti".
A seguito dell'accaduto, la Digos ha già provveduto al sequestro della busta e ad avviare le indagini.
Nei giorni scorsi l'on. Fava era riuscito ad affermare il "dovere di trasparenza da estendere in tutta Italia". "La Sicilia da oggi è la prima regione d'Italia in cui i parlamentari regionali hanno l'obbligo di dichiarare l'eventuale iscrizione ad una loggia massonica. Nonostante le fortissime pressioni in senso contrario, abbiamo affermato un dovere di trasparenza e di responsabilità che adesso andrebbe esteso a tutte le cariche elettive in Italia". Lo ha dichiarato l'onorevole Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia siciliana, promotore del disegno di legge approvato oggi all'Assemblea Regionale Siciliana.
“Questa mattina ho espresso la mia solidarietà a nome del gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars per il collega Claudio Fava, Presidente della Commissione Antimafia - ha dichiarato Antonio Catalfamo, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars - il vile gesto di cui tutti siamo venuti a conoscenza qualche ora fa mortifica e umilia il valore dell’onestà e della legalità siciliana. Nonostante diametralmente opposti sul piano ideologico e politico esprimo una ferma condanna per questo gesto e solidarietà umana e politica al collega dei Cento Passi.”
Così Antonio Catalfamo, capogruppo FdI all’Ars insieme ai colleghi di gruppo Elvira Amata e Gaetano Galvagno.

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