Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

COLAPESCE E LO SCIVOLAMENTO DELL’ETNA VERSO IL MARE, UNA LEGGENDA CHE DIVENTA REALTÀ

Secondo uno studio ormai noto, pubblicato su Science Advances, l'Etna sta scivolando verso il mare per effetto della gravità, determinando una seria emergenza che potrebbe portare al catastrofico collasso del vulcano, con conseguenza disastrose. «La leggenda di Colapesce» di Mimmo Mòllica, riporta all'attualità l'antica leggenda

13/11/2018 - Il processo di riscaldamento dei mari, il 'mare di plastica' in sospensione che dà luogo alle 5 “isole di plastica”, in continuo accrescimento negli Oceani (ma anche il Mare Mediterraneo è fortemente interessato al grave problema). Il precario equilibrio della vita marina animale e vegetale a causa della sempre più elevata concentrazione di plastiche sta causando danni irreparabili alla vita stessa del Pianeta e alla catena alimentare.
Erano queste le ‘preoccupazioni’ di Colapesce? Era la progressione dell’Etna nel suo processo di scivolamento verso il mare la ragione del suo leggendario gesto? Era il progressivo degrado dei fondali marini, del mare e delle coste, a causa degli interventi umani: estrazione di minerali dal mare con profondo impatto sugli ecosistemi, perdita della biodiversità, acidificazione dei mari, de-ossigenazione?

Oggi che questi impatti sono stati identificati, attraverso ricerche mirate, e la situazione del Pianeta si fa sempre più allarmante, ecco che l’abnegazione di Colapesce, rimasto sul fondo del mare a sostenere la Sicilia (o il Pianeta?) che rischia di sprofondare, si fa sempre più chiara.

Lo studio 2016-17 pubblicato su Science Advances, con l’impiego di una nave oceanografica, del resto, si è svolto al largo della Sicilia, proprio davanti all'Etna, e conferma l’allarme di Colapesce, come racconta «La leggenda di Colapesce» di Mimmo Mòllica, filastrocca moderna di un’antica leggenda: l'intero fianco sud-orientale del vulcano continua a scivolare verso il mare, non a causa del magma in risalita, ma soprattutto per effetto della gravità. Lo studio, infatti, ha permesso di capire che, contrariamente a quanto si riteneva, lo "scivolamento" è indotto dalla gravità.

Una situazione inimmaginabile, da tenere sotto stretto controllo. Lo scivolamento in mare dell’Etna sarebbe un disastro di dimensioni colossali che potrebbe dare luogo ad uno tsunami di notevole portata. Senza preavviso? Non proprio. Anche se con largo anticipo, Colapesce ci aveva avvisati!
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LA LEGGENDA DI COLAPESCE
di Mimmo Mòllica
Filastrocca moderna di un’antica leggenda
Formato Kindle
Amazon Media EU S.à r.l.
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