Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

MAFIA A MESSINA. SEQUESTRATA LA SOCIETÀ CHE GESTISCE IL BAR “IL VELIERO”

Messina, 26 novembre 2018 - Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della locale DDA, riguardante il 100% delle quote sociali della società’ “Il veliero 2016 s.r.l.”, che gestisce l’omonimo bar sito a Messina in via Campo delle Vettovaglie n.301, poiché fittiziamente intestate alla 65enne T. C., mentre l’esercizio pubblico era in realtà gestito da suo figlio MESSINA Raimondo.
Il provvedimento scaturisce dagli ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari relativi all’operazione denominata “POLENA” del 19 luglio 2018, nel corso della quale erano stati tratti in arresto nr.8 soggetti, tra cui il suddetto MESSINA Raimondo, appartenenti a una consorteria mafiosa operante nella zona sud di Messina e riconducibile al detenuto SPARTA’ Giacomo, egemone nel settore delle estorsioni e dell’usura.

Dalle indagini è emerso che il bar “Il Veliero”, dove molti dei soggetti arrestati a luglio erano soliti incontrarsi per discutere dei loro affari criminali, era di fatto gestito proprio dal MESSINA Raimondo, che intratteneva rapporti con i fornitori e stabiliva anche l’organizzazione del lavoro, impartendo direttive e ordini ai dipendenti.
L’intestazione delle quote sociali alla madre, invece, era soltanto uno stratagemma per eludere le disposizioni di legge relative alla confisca dei patrimoni illecitamente accumulati, essendo il MESSINA Raimondo gravati da numerosi precedenti penali.

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