Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MAFIA A MESSINA. SEQUESTRATA LA SOCIETÀ CHE GESTISCE IL BAR “IL VELIERO”

Messina, 26 novembre 2018 - Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della locale DDA, riguardante il 100% delle quote sociali della società’ “Il veliero 2016 s.r.l.”, che gestisce l’omonimo bar sito a Messina in via Campo delle Vettovaglie n.301, poiché fittiziamente intestate alla 65enne T. C., mentre l’esercizio pubblico era in realtà gestito da suo figlio MESSINA Raimondo.
Il provvedimento scaturisce dagli ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari relativi all’operazione denominata “POLENA” del 19 luglio 2018, nel corso della quale erano stati tratti in arresto nr.8 soggetti, tra cui il suddetto MESSINA Raimondo, appartenenti a una consorteria mafiosa operante nella zona sud di Messina e riconducibile al detenuto SPARTA’ Giacomo, egemone nel settore delle estorsioni e dell’usura.

Dalle indagini è emerso che il bar “Il Veliero”, dove molti dei soggetti arrestati a luglio erano soliti incontrarsi per discutere dei loro affari criminali, era di fatto gestito proprio dal MESSINA Raimondo, che intratteneva rapporti con i fornitori e stabiliva anche l’organizzazione del lavoro, impartendo direttive e ordini ai dipendenti.
L’intestazione delle quote sociali alla madre, invece, era soltanto uno stratagemma per eludere le disposizioni di legge relative alla confisca dei patrimoni illecitamente accumulati, essendo il MESSINA Raimondo gravati da numerosi precedenti penali.

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