Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

OMICIDI AL MASCHILE: AL SUD IL PRIMATO 2015-2017

Omicidi di uomini più frequenti nel Mezzogiorno
Nel triennio 2015-2017, il primato di omicidi spetta al Sud, con un tasso nella ripartizione pari a 1,09 per 100mila abitanti (0,67 in Italia), seguito dalle Isole (0,86 per 100mila abitanti). Si può notare che, per quanto riguarda i maschi, le cinque regioni più colpite dal fenomeno (Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia), tutte localizzate nel Mezzogiorno, rimangono le stesse nel tempo. La Calabria, tuttavia, si discosta fortemente dalle altre per l’entità del calo degli omicidi. Per questa regione si passa da 5,44 omicidi per 100mila maschi del triennio 2009-2011 a 1,94 del 2015-2017, con un decremento doppio (-64,3%) rispetto a quello dell’Italia nel suo complesso, la quale passa, nei corrispondenti trienni, da 1,35 a 0,92 omicidi per 100mila maschi (-31,9%). Nelle altre quattro regioni, invece, si registra una diminuzione più o meno marcata (dal -26,2% della Sicilia al -8,8% della Campania), ma comunque inferiore a quella della media italiana.

Per le donne il valore medio annuo a livello nazionale è praticamente identico nei primi due trienni considerati (0,53 e 0,52 omicidi per 100mila donne) e scende a 0,43 nel periodo 2015-2017. Per le donne si osservano spostamenti regionali in graduatoria molto più frequenti rispetto ai maschi, dovuti anche alla minore incidenza del fenomeno che può implicare fluttuazioni accidentali più rilevanti, soprattutto per le regioni meno popolose. La Calabria è attualmente caratterizzata dal tasso di omicidio più alto (0,70 omicidi per 100mila donne nel periodo 2015-2017), dopo aver avuto un momentaneo miglioramento nel triennio 2012-2014, in corrispondenza del quale era scesa dalla terza posizione del 2009-2011 all’undicesima.

È seguita dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Campania (0,69 e 0,62 omicidi per 100mila donne, rispettivamente). La Campania, che si trovava al 17esimo posto su 21 (si sono considerate le due province autonome di Trento e Bolzano separatamente), ha visto crescere sia il suo tasso, sia la sua posizione relativa.

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