Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

POSTE ITALIANE: INTERVENGA MUSUMECI PER RISOLVERE LA VERTENZA DEI PRECARI IN SICILIA

La nostra regione non può continuare ad essere pesantemente penalizzata nell'indifferenza. Vertenza Poste. Fava "Sicilia non sia penalizzata. Musumeci intervenga". I lavoratori siano ascoltanti in V Commissione

15/11/2018 - “Governo e Poste Italiane intervengano per risolvere definitivamente la lunga vertenza dei lavoratori precari delle poste in Sicilia. La nostra regione non può continuare ad essere pesantemente penalizzata nell'indifferenza del Parlamento regionale e del Governo regionali."
Lo ha dichiarato Claudio Fava, che ha chiesto che una delegazione dei lavoratori sia audita in V Commissione all'Assemblea Regionale.
"Al Presidente Musumeci - contina il Presidente della Commissione Antimafia - chiediamo di esercitare il proprio ruolo affinché si trovino celeri risposte per potenziare il servizio postale in Sicilia”.

Una vertenza che coinvolge i dipendenti di Poste Italiane, assunti dall’azienda da sette anni a questa parte mediante il progetto “Mix”, sta trasformandosi in un boomerang lavorativo che mette in crisi la stabilità degli stessi lavoratori che non possono guardare al futuro con serenità. Con tale modalità contrattuale si offriva la promessa del prepensionamento e la rinuncia a una notevole fetta degli incentivi di fine rapporto, a fronte dell'assunzione di un parente con contratto a tempo indeterminato “part-time”, che in seguito sarebbe stato convertito in “full-time”.

“Non possiamo ignorare il problema. C’è un concreto rischio per più di 800 dipendenti part-time di Poste Italiane, oltre che per una moltitudine di precari che all’interno dell’azienda stagnano in un limbo per il quale non si conosce la fine.” A riferirlo è il Presidente della Commissione Affari Istituzionali presso l’Assemblea Regionale Siciliana, on. Stefano Pellegrino.

“L’appello del Comitato #FullTimeSubito che accogliamo – continua il Parlamentare di Forza Italia – lancia un chiaro allarme: la Sicilia è fortemente penalizzata dall’accordo sulle politiche attive del lavoro, siglato a Roma lo scorso giugno. È il fanalino di coda e questo mortifica quanti e quante sperano in un miglioramento economico ed in una stabilità lavorativa”.

“Non è possibile apprendere – conclude Pellegrino – che sono soltanto 38 i lavoratori il cui contratto è stato convertito in ‘full-time’ e che non è prevista per il 2018 alcuna stabilizzazione per i precari. È necessario invertire al più presto il trend negativo e rivedere da subito i numeri al rialzo, perché in tali condizioni, non è possibile sperare in prospettive migliori”.







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