Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

EDITORIA ITALIA: I GRANDI EDITORI DIVORANO PICCOLI E MEDI

Roma, 28 dicembre 2018 – In Italia nel 2017 il settore editoriale è composto da 1.459 operatori attivi, tra le case editrici in senso stretto, gli enti, pubblici e privati, laici e religiosi, i centri studio, le associazioni, le società di persone e le ditte individuali, le società di capitali, nonché le aziende a vocazione tipografica, che svolgono attività di produzione editoriale, anche se come attività secondaria e in modo non continuativo.

A livello europeo, i dati più recenti sul settore del “book publishing” diffusi da Eurostat, riferiti al 2015 e basati su una definizione più stringente di editore di natura imprenditoriale, vedono l’Italia lontana dal primato francese di quasi 4mila imprese ma, con circa 2mila unità, in linea con Germania, Olanda, Polonia, Regno Unito e Svezia (Figura 2). Sulla base degli stessi dati, Regno Unito (12,8) e Germania (12,0) presentano una dimensione media delle imprese dell’editoria di libri decisamente più consistente non solo rispetto all’Italia (4,7 addetti) ma anche alla Francia (3,8).

Rispetto al 2016, il numero di editori attivi si è ridotto nel complesso del 3% (-46 unità); il decremento ha riguardato solo i piccoli e medi editori (-5% per entrambi); gli operatori di grandi dimensioni hanno invece registrato un incremento di quasi l’8% (+16 unità). Ciò conferma una tendenza di lungo periodo alla concentrazione del settore; negli ultimi venti anni i piccoli editori hanno visto progressivamente diminuire il proprio peso percentuale sul totale degli operatori attivi, passando dal 67,5% del 1997 al 54% del 2017; i medi e grandi editori, al contrario, sono aumentati rispettivamente dal 24% al 31% circa e dall’8,5% a più del 15%

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