Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

AMICI DELLA MUSICA: TRIBUTO A BACH DI NOA, AL VIA LA STAGIONE 2019

21/01/2019 - Francesco Libetta e Noa inaugurano la stagione 2019 dell’Associazione Siciliana Amici della Musica, al Politeama Garibaldi a Palermo, con la direzione artistica di Donatella Sollima. Lunedì 28 gennaio, alle 17.15, si aprirà col pianista Francesco Libetta, “l’aristocratico della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale”, così come lo ha definito il New York Times. Un programma che spazia da Gioacchino Rossini a Franz Shubert e Franz Liszt. Il fil rouge che lega i brani, come spiega lo stesso artista, è il viaggio, ma anche l’esplorazione, soprattutto di se stessi.

“Il brano di Rossini è una sarcastica descrizione di una gita in treno; La Fantasia di Schubert, sotto una brillante cordialità melodica, ci illustra una visione, romantica e spirituale, della condizione esistenziale umana. I brani di Liszt fanno riferimento a esperienze culturali vissute durante gli anni trascorsi in Italia: la musica napoletana, la grande letteratura antica, la leggendaria vitalità di Napoli”, sottolinea il pianista.

Notato dai primi anni ’90 dalla critica internazionale più autorevole, Francesco Libettaè, ad oggi, l’unico artista italiano a cui il regista Bruno Monsaingeon, celebre per i suoi documentari su Glenn Gould e Sviatoslav Richter, abbia dedicato un video. La critica più influente usa termini impegnativi. Harold Schönberg scrisse: “maestro di ogni periodo o stile, Libetta è il migliore rappresentante del gusto moderno [...] una tecnica che lascia allibiti”; Paolo Isotta sul Corriere della Sera: “un virtuosismo così miracoloso e un così delicato senso dell’eloquio melodico, da indurci alla domanda: quale altro artista della sua generazione, non solo in Italia, può essergli accostato?”.

Dopo essersi imposto all'attenzione internazionale nel 2000 al Miami International Piano Festival of Discovery, è stato invitato in stagioni concertistiche negli Stati Uniti, a Londra, Parigi, Stoccolma, Oslo, Barcellona, Tokio e Osaka. Si esibisce in alcune delle più importanti istituzioni musicali, quali il Teatro alla Scala - sia da solista che in quartetto con il Trio d'archi della Scala - e la Carnegie Hall di New York. Come direttore d'orchestra ha collaborato con I Filarmonici di Verona, la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Tirana.

Martedì 29 gennaio alle 20.45, invece, Noa porterà in prima europea, a Palermo, “Letters to Bach”, un progetto musicale creato insieme a Gil Dor e dedicato alla musica di Johann Sebastian Bach, che uscirà a marzo.

Un disco prodotto dal leggendario Quincy Jones, in cui Noa riprende 12 brani musicali del compositore tedesco e li arricchisce con le sue parole, grazie ai testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Le liriche originali, scritte da Noa, spaziano in modo abile e profondo dalla religione alla tecnologia, all’eutanasia, alla genitorialità, fino al femminismo e all’amore. Gli arrangiamenti per chitarra sono stati realizzati da Gil Dor, collaboratore con cui lavora ormai da anni.
Un musica che va oltre i confini di genere musicale e della lingua, una musica capace di parlare al cuore delle persone e di emozionarle, creando un punto di contatto tra di loro. Un omaggio al compositore tedesco unita alla capacità di sperimentare di un’artista che in 28 anni di attività ha saputo attraversare stili e argomenti, sempre in perfetta armonia tra di loro.

Cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini in arte Noa, è una cantautrice, poetessa, compositrice, percussionista, relatrice, attivista e madre di tre bambini.
Insieme al suo storico collaboratore musicale Gil Dor, stimato musicista e co fondatore della Rimon School of Music, Noa ha pubblicato 15 album e si è esibita nei luoghi più importanti e prestigiosi del mondo come la Carnegie Hall e la Casa Bianca e ha cantato per tre Papi. Cresciuta artisticamente sotto la guida di Pat Metheny e Quincy Jones, ha condiviso il palco con leggende come Stevie Wonder, Andrea Bocelli e Sting.

Oltre che per la sua prolifica attività musicale, in Israele Noa è nota anche per essere la più importante sostenitrice culturale del dialogo e della convivenza nel Paese con la sua “voce della pace”.
Tra i tanti premi che ha ricevuto figurano: Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Pellegrino della Pace da parte dell’Ordine Francescano di Assisi (premio assegnato in passato a Bill Gates e Madre Teresa), e il Christal Award del Forum Economico Mondiale. Noa è la prima ambasciatrice israeliana dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura e fa parte di numerose organizzazioni a favore dei diritti umani e della pace in Israele e in tutto il mondo.

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