Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

COMUNI & POVERTÀ: L’ITALIA AGLI ULTIMI POSTI DELL’UE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ

03/01/2019 – In lieve aumento le risorse per il contrasto a povertà e disagio adulti. Le risorse dedicate all’area povertà e disagio adulti sono sempre risultate una componente minoritaria rispetto al totale della spesa, di cui rappresentano il 7,6% nel 2016. L’Italia, del resto, si colloca agli ultimi posti fra i paesi dell’Unione europea per le risorse destinate alle politiche di inclusione, per le misure di sostegno al reddito e per il contrasto alla povertà. Negli anni successivi al 2009, nonostante le difficoltà economiche nella popolazione, le risorse impegnate per quest’area di utenza diminuiscono, seguendo lo stesso andamento osservato per il totale della spesa sociale dei Comuni.

Dal 2015 si rileva una lieve ripresa, ma nel periodo 2009-2016 la spesa dei Comuni per la povertà è in calo del 9% a livello nazionale. Le riduzioni di spesa si concentrano principalmente nelle regioni del Centro-sud e in Sicilia (sebbene la ripartizione delle Isole sia controbilanciata dall’aumento di spesa in Sardegna). Le variazioni di segno positivo si rilevano principalmente al Nord-est, che nel suo insieme mostra un incremento del 32%. Per gran parte del territorio, quindi, non si riscontra una funzione di compensazione da parte dei sistemi di welfare locali per contenere l’impatto della crisi sulle famiglie, probabilmente a causa della limitatezza delle risorse disponibili.

Quasi la metà della spesa per la povertà e il disagio adulti riguarda i trasferimenti in denaro verso le famiglie: i più importanti sono i contributi economici per l’alloggio e quelli a integrazione del reddito familiare, che hanno importi medi di circa 796 e 920 euro annui per utente. Tali contributi sono in realtà misure trasversali alle aree di utenza, infatti vengono rilevati con riferimento a tutte le tipologie di beneficiari. Per avere un quadro più completo di tali tipologie di intervento si considerano di seguito tutte le tipologie di beneficiari

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