Aeroporti Sicilia: Gesap e Comiso, polemiche e vecchi merletti

Aeroporti, Colombino (Legea Cisal): “Giù le mani da Palermo, Gesap non va svenduta”.  Aeroporto di Comiso, Pellegrino: "Italia Viva distratta, governo Schifani lavora con impegno a creazione area Cargo" Palermo, 17 marzo 2024 – “In una Sicilia ostaggio di mille emergenze, dalla siccità alla disoccupazione, il governatore Renato Schifani sembra avere un solo chiodo fisso: vendere la Gesap, società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, col benestare di chi, invece, dovrebbe difendere gli interessi dell’azienda. Una scelta che, come diciamo da tempo, è fuori da ogni logica, dal momento che Gesap, quasi totalmente pubblica, macina utili e record di passeggeri e sta, con ammirevole sforzo, provando a tornare ai livelli pre-pandemici. A Schifani lo diciamo con chiarezza: giù le mani dall’aeroporto di Palermo”. Lo afferma Gianluca Colombino, segretario generale di Legea Cisal, sindacato più rappresentativo nello scalo di Punta Raisi. “Anziché immaginare improbabili

MAMMA: VIRGINIA ‘STRAPPALACRIME’ INCANTA E SI ‘INCANTA’ A 78 GIRI

08/02/2019 - Sanremo 2019, 69^ edizione, torna indietro di 79 anni, fino al 1940 quando Cesare Andrea Bixio, Bixio Cherubini e Bruno Cherubini scrissero la canzone ‘Mamma’, che ieri sera Virginia Raffaele ha reinterpretato in versione sgangherata, "come un vecchio ritornello che nessuno canta più”. Una performance davvero magistrale quella della Raffaele, bravissima da strappare applausi e ammirazione.
Eppure, tale riproposta conferma il ‘sospetto’ che parlare (e ancor più cantare) della mamma induce spesso alla pudicìzia, specie al cospetto di quelle canzoni strappalacrime, così ancor oggi intese e che risalgono alla ‘notte dei tempi’ della canzone di musica leggera, quando sentimenti e buoni... sentimenti erano la ‘regola’, il sentire comune degli autori e degli ascoltatori.

Così Sanremo, dopo un debutto a base di omaggi floreali “Grazie dei fiori” (1951), va al sodo con la politica e, ancora con Nilla Pizzi, scrive nel suo album dei vincitori il brano “Vola colomba” (1952), di Cherubini-Concina, su una scabrosa questione: la ‘restituzione’ di Trieste all'Italia, in seguito agli accordi del 5 ottobre 1954 fra i governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti d'America e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, concernente lo status del Territorio Libero di Trieste.

Quanto all'avvento della mamma a Sanremo, sarà il brano “Tutte le mamme” (di Bertini- Falcocchio) a vincere il Festival di Sanremo 1954, nell'interpretazione di Giorgio Consolini e Gino Latilla.
«Mamma Mammina» ‘canzone strappalacrime’ (ma geniale e a lieto fine), storia di un neonato abbandonato dalla madre, scritta nel 1919 da Arturo Trusiano, è stata reinterpretata e riproposta nel 1964 dal gruppo di cabaret de «I Gufi» in una versione volutamente grottesca e forzatamente ‘strappalacrime’. L’intento era quello di sfatare la crudeltà umana (sì), la dissennatezza di una madre (sì), ma non è il solo esempio possibile. Ed anzi, la riproposta di ieri sera della straordinaria Virginia Raffaele conferma la pudicizia che governa il… settore, allorquando ci siano di mezzo figure ‘strappacore’, come la mamma. Forse è il pudore di fare finta di piangere per... 'paura' di piangere veramente? Per questo passano sotto la voce 'canzoni strappalacrime'?

Mamma, solo per te la mia canzone vola,
Mamma, sarai con me, tu non sarai piu sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
Forse non s'usano più,
Mamma!,
Ma la canzone mia piu bella sei tu!
Sei tu la vita
E per la vita non ti lascio mai piu!
Mamma... mai piu!

Mimmo Mòllica

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