Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

CANTI DI FURNARI, OMAGGIO A «I CAVERNICOLI» DI MIMMO MÒLLICA

09/03/2019 - «Canti di Furnari», omaggio a «I Cavernicoli», contiene i testi originali e tradotti in lingua italiana delle canzoni pubblicate nell'omonima raccolta. Canti bellissimi e intensi, rappresentativi di un mondo mai scomparso eppure ‘latente’ nella memoria globale. Testimonianze di umanità passate ma non ‘sorpassate’, di amori impossibili, di amori possibili, di delusioni cocenti, di alterchi amorosi pizzuti e derisori: “… mancu si eri figghia di baruni opuramenti di sangu riali. / A la tô casa non teni barcuni / e mancu scala chi scindi e chi ‘nchiani. / Li tô parenti non sunnu signuri: tutti buvari”.
Sociologia e antropologia si incontrano qua con l’architettura rurale e la poesia: “A casa tua non tieni balconi” vuol dire che l’accusato/a abitava in un ‘catoio’, cioè nei bassi. Niente balconi, niente baronati né sangue reale.

Perché un omaggio a «I Cavernicoli»?

Un omaggio a questi campioni dello spettacolo sarebbe già "Cavernicolivolissimevolmente" motivato dalla loro storia artistica, dalla bravura, dal vuoto che lasciano nel panorama umano e dello spettacolo, dal notevole ruolo svolto nella riproposta del repertorio tradizionale siciliano. Per la prova di bravura, di serietà, di qualità artistica offerta con i Canti di Furnari, resi emozionanti ed esemplari, con una riproposta fedele, rigorosa nei testi e perfino nella pronuncia.

I «Canti di Furnari», come scrive Melo Freni, sono «tradizione vera, autenticamente rimandata fino a noi senza alcuna interpolazione o rielaborazione, talché tutto ciò che in questo disco viene proposto è frutto di una registrazione sic et simpliciter dal vivo di voci contadine, motivi e parole, cui il complesso dei Cavernicoli presta semplicemente gli uffici della propria interpretazione. […] Le stesse parti strumentali sono ricavate dalle raccolte del Favara in Val di Noto cui, secondo la divisione della Sicilia di Gioacchino di Marzo, Fùrnari appartiene».
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«CANTI DI FURNARI» 
Omaggio a «I Cavernicoli» 
di Mimmo Mòllica 
(Testi originali e tradotti in lingua italiana) 
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Lingua: Italiano
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