Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

SALARIO MINIMO, CATALFO (M5S): “IMPRESCINDIBILE INTERVENIRE”

Salario minimo, catanese Catalfo (M5S): Tema complesso, ascoltiamo le parti. Imprescindibile intervenire.

Roma, 13 marzo 2019 - Sono in pieno svolgimento in Commissione Lavoro del Senato le audizioni sul salario minimo orario e la Presidente, la senatrice catanese Nunzia Catalfo (M5S), fa il punto su quanto emerso nel corso della seconda giornata di confronti, dichiarando che “Quello del salario minimo è un tema complesso che va affrontato nel modo giusto, ascoltando tutte la parti coinvolte. E' certamente un tema degno di attenzione su cui intervenire”.

“In Italia - precisa la senatrice pentastellata - abbiamo salari troppo bassi.L’INPS, proprio oggi in audizione ha spiegato come il 22% dei lavoratori dipendenti delle aziende private abbia una retribuzione oraria inferiore ai 9 euro lordi, la soglia minima stabilita dal nostro disegno di legge. E’ in atto un dumping salariale che spinge le retribuzioni verso la soglia di povertà. Introdurre, quindi, il salario minimo orario è prioritario per fermare questa corsa al ribasso. Dal 1999 al 2017 la crescita media annua dei salari è stata dell’1,6%. La più bassa di tutta l’Unione europea”.

Conclude la catanese Catalfo: “Sottopagare un lavoratore comporta, molto spesso, un calo della produttività con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Anche in questo senso quella sul salario minimo orario rappresenta una misura ineludibile. E' imprescindibile intervenire”.

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