La Commissione Ambiente all’Ars ha varato il ddl ‘plastic free’ per la riduzione delle materie plastiche. Il rispetto dell’ambiente non è solo una tendenza tra giovani. Già Colapesce aveva a cuore il rispetto del Pianeta e del territorio.
04/04/2019 - Il ritrovamento di una femmina di capodoglio gravida, rinvenuta morta lungo la spiaggia di Porto Cervo, uccisa dalla plastica ingerita in grande quantità, riporta in primo piano la grave situazione delle acque di mari e oceani, Mediterraneo compreso. Inquinamento e virus sembrano avere colpito le stenelle delle coste laziali. I tanti mammiferi marini ritrovati in fin di vita, o già morti, lungo le coste nei cosiddetti "spiaggiamenti". L'organizzazione ecologista Océano Limpio Tenerife ha diffuso le immagini che mostrano una distesa di plastica a Playa Grande a Porís, spiaggia sulla costa di Punta de Abona a Tenerife (Spagna). Al posto della sabbia dorata e dell' acqua limpida residui plastici di ogni sorta.
La norma plastic-free in Sicilia sembra volere costituire un percorso virtuoso attraverso meccanismi virtuosi e sanzionatori.
La plastica e i rifiuti plastici che vengono a contatto con mammiferi marini, pesci, uccelli e tartarughe, sia in superficie che nelle profondità marine costituiscono uno dei motivi principali del disastro ecologico marino e costiero. Molte di queste creature finiscono per ingerire quantità di plastica, scambiandola per cibo. Ciò provoca la morte dell’animale per ostruzione del tratto digestivo, e conseguente inedia o soffocamento.
Il problema della plastica è attualmente oggetto di intense ricerche in quanto, sembra ormai certo che rilascino col tempo micro e nano plastiche in grado di penetrare all’interno degli animali e di accumularsi.
Colapesce, personaggio leggendario, così descrisse al Re quel mondo / mostrando in mano il fuoco incandescente, / quindi discese ancora e sparì in fondo, / lontano dal regnante e dal potente.
La leggenda di Colapesce, filastrocca moderna di un’antica leggenda, intende ripercorrere e dare (nuova) voce alle imprese di questo «eroe popolare» che sono "dramma collettivo di questo mondo", mutuando i versi di Lucio Dalla. Com’è profondo il mare è moderna testimonianza, trascinante omaggio e condivisione al leggendario Colapesce e alla stessa leggenda, per spiegare i cui significati, la cui metafora, è necessario immergersi nelle profondità marine assieme al ‘ragazzo di Messina’, in cerca dell’unico tesoro cui Cola è veramente interessato: fermare la falange ostile, rendere mari e mondo più accoglienti ed il Pianeta sempre più civile; dare un mondo migliore ai discendenti.
Colapesce studia e descrive il Pianeta attraverso le meraviglie e lo scempio dei mari (ieri come oggi); la ricchezza e il degrado che si nascondono nelle immense profondità abissali.
Cola studia e ‘sorregge la colonna’ del delicato ecosistema scoperto e descritto da Darwin, minacciato dall’inquinamento e dall’inesorabile degrado dell’ambiente marino, che modificano la naturale condizione dell’ecosistema.
Degrado causato dall’uomo e dalle sue attività sbagliate, sversando e immettendo nel mare sostanze tossiche in grado di causare depressione del sistema immunitario e stravolgere perfino le funzioni riproduttive.
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LA LEGGENDA DI COLAPESCE
Filastrocca moderna di un’antica leggenda
di Mimmo Mòllica (Autore)
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Lingua: Italiano
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