Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

IL ROM DOVE LO METTO? CIACULLI, FORZA NUOVA: "QUESTA POLITICA SCELLERATA ACCENDE I RIFLETTORI SULLE PERIFERIE ABBANDONATE”

Palermo, 08/04/2019 – Si ripetono ancora una volta gli sciagurati metodi dell'assessore Mattina e del Sindaco Orlando, costretti dalla magistratura a smantellare il campo nomadi della Favorita, alla ricerca disperata di una collocazione per un centinaio di persone che nessuno vuole. Nessuna consultazione con i cittadini e, stavolta, collocazione degli indesiderati fatta nottetempo.
"Questa politica scellerata ha, però, un "merito" paradossale - commenta il segretario provinciale di Forza Nuova, Massimo Ursino - accende i riflettori sulle periferie abbandonate di una città allo sbando".

"L'assessore Mattina ha dichiarato, dopo i fatti di Torre Maura che hanno visto Forza Nuova in prima fila , di non aver dormito la notte per lo smantellamento blindato delle ultime baracche della Favorita, ma ha poi agito anche peggio di come era avvenuto in via Emma ad agosto - anche lì con Forza Nuova al fianco dei palermitani - e i cittadini hanno appreso della presenza dei nomadi solo grazie al fumo dei roghi e al fetore dei rifiuti bruciati.

In queste ore l'incontro con i residenti per imporre ancora una volta la linea della preferenza ai rom nell'assegnazione a scopo abitativo di beni confiscati che a questo uso non possono essere destinati. Siamo pronti a intervenire - conclude Ursino - le case devono andare ai tanti palermitani senza casa, l'esempio di Torre Maura insegna che dove c'è Forza Nuova ci si batte e si vince".

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