Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

ENTI LOCALI: GRASSO, SULLE PROVINCE BASTA SPECULAZIONI

Palermo, 08/05/2019 - «Sulla riforma delle Province si registrano interventi, da parte della politica e persino dell'Asael, scomposti e del tutto avulsi dalla realtà. Qualcuno evidentemente si è già dimenticato che il governo Musumeci ha resistito di fronte ad un ricorso dello Stato sulla ultima riforma siciliana e che la Corte Costituzionale, piaccia o no la decisione, si è pronunciata affermando la prevalenza della riforma del Titolo V sulle previgenti disposizioni dello Statuto Autonomistico. La decisione della Corte, che ha leso l'autonomia siciliana, ha comunque definito una cornice, dentro la quale solo la modifica della legge Delrio può determinare una innovazione». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso.

«Il governo Musumeci è in queste ore impegnato per definire con lo Stato una intesa finalizzata, nelle more della ridefinizione del Contezioso Stato-Regione e della approvazione delle nuove norme attuative allo Statuto Autonomistico, ad impedire che le ex Province siciliane possano essere colpite dal dissesto. Nessuno dimentichi come il prelievo forzoso ha causato questa condizione e come lo stesso sia frutto di una sciagurata intesa tra Regione e Stato. Ma questo è il passato. Oggi dobbiamo necessariamente guardare avanti. Possono ancora essere commissariate le ex Province senza che la politica, sia pure nello stretto confine imposto dalla Delrio, abbia un ruolo? Può essere questa condizione sopportata solo in Sicilia? Evidentemente no».

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