La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

FONDI EUROPEI: CORTE UE CERTIFICA IL DISASTRO DELLA PROGRAMMAZIONE SICILIANA

Sunseri (Ars): “Musumeci avvii indagine interna per individuare i responsabili”. Fondi UE. Corrao (M5S): “Subito elenco beneficiari e indagine della Corte dei Conti sui dirigenti responsabili”

Palermo, 26 giugno 2019 - “La decisione da parte della Corte di Giustizia UE di rigettare il ricorso dell’Italia contro la riduzione dei fondi del FSE in Sicilia è uno schiaffo finale violentissimo non solo alla dirigenza siciliana nella gestione dei fondi Ue, ma purtroppo anche ai siciliani e al mondo della formazione, perché certifica senza appello la mangiatoia della politica ai danni della formazione”. Così ha dichiarato l’eurodeputato Ignazio Corrao in merito alla decisione definitiva della Corte di Giustizia Europea a seguito dell’impugnazione proposta dall’Italia nell’aprile 2018, con cui vengono definitivamente sottratti alla Sicilia 379 milioni di euro relativi al FSE 2000-2006.

“I fatti risalgono all’epoca oscura della formazione siciliana - sottolinea Corrao - in cui irregolarità, assenza di controlli e gravi carenze hanno consentito di far sparire fondi per la formazione. Progetti presentati dopo le scadenze, consulenti esterni privi di qualifiche, spese non attinenti ai progetti, attività formative false, violazioni sistematiche negli appalti e nella selezioni di docenti, esperti e formatori hanno alimentato un sistema che è divenuto a pieno titolo una vera e propria truffa colossale all’Ue con i soldi dei siciliani”.

“Adesso - sottolinea ancora l’eurodeputato - vogliamo sapere dove sono andati a finire questi soldi e chi deve pagare per questo danno gravissimo alle casse siciliane. Chi ha sbagliato non la deve passare liscia. Bisogna andare in fondo a questa vicenda, sapere chi ha la responsabilità di aver perso questo denaro. Pretendiamo la lista dei soggetti che hanno ricevuto impropriamente i soldi del Fondo Sociale Europeo dal 2000 al 2006 e ci attiveremo per chiedere un intervento della Corte dei Conti sui responsabili regionali delle ‘gravi carenze relative alla gestione e al controllo dell’intervento finanziario del FSE’” conclude l’europarlamentare M5S.

“La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che respinge il ricorso dell'Italia contro il 'taglio' di 380 milioni di euro per la Sicilia di fatto certifica l’incapacità di politici e burocrati siciliani nella programmazione dei fondi europei. Musumeci apra un’indagine interna perché chi abbia sbagliato paghi. Non siano i cittadini siciliani a pagare gli errori dei singoli burocrati”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Bilancio all’Ars Luigi Sunseri a proposito della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea che ha respinto il ricorso dell'Italia contro il 'taglio' di 380 milioni di euro per la Sicilia per gravi carenze nella gestione e nei controlli.
“La vicenda - spiega Sunseri - ha inizio nel 2005 quando la Commissione Europea effettuando una prima verifica contabile cominciò a notare evidenti e gravi irregolarità. Dopo questa prima verifica la Commissione ritenne che esistevano ‘carenze relative alla gestione e al controllo dell’intervento finanziario’ e oggi la sentenza della Corte UE certifica questo ennesimo disastro. Purtroppo chi sbaglia in Sicilia rimane sempre al proprio posto e non si ha notizia dei funzionari che sono stati autori di questo ennesimo disastro. Per questa ragione, insieme al mio gruppo, ho chiesto al presidente della Regione Musumeci di avviare un’indagine interna per risalire ai responsabili che sono stati capaci di far perdere l’ennesima opportunità alla nostra comunità” - conclude il deputato.


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