Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

RISCOSSIONE SICILIA, M5S: “IL GOVERNO DECIDA, NON GIOCHI A NASCONDINO”

Riscossione Sicilia, M5S: “Il governo decida, ci dica la propria proposta. Non giochi a nascondino”. Sulla vicenda intervengono i deputati regionali Sunseri, Tancredi e Zito: “Due le strade percorribili: un nuovo ente regionale o il trasferimento all’Agenzia delle Entrate nazionale, ma il percorso va concordato con il governo a Roma”.

PALERMO, 25 giugno 2019 - “A proposito di Riscossione Sicilia Spa non conosciamo ancora gli obiettivi che si vogliono perseguire, mentre la risoluzione approvata oggi a maggioranza in commissione Bilancio non aggiunge nulla di nuovo allo stallo che il governo sta continuando ad alimentare”. Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, Sergio Tancredi e Stefano Zito, che sul tema hanno presentato un’interrogazione all’Ars indirizzata al presidente della Regione e all’assessore regionale per l’Economia.

“Il Governo regionale non giochi a nascondino - proseguono i deputati - sulle spalle dei 700 dipendenti di Riscossione Sicilia Spa. Si chiarisca quale strada si vuole seguire per la società incaricata di gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate della Regione Siciliana. Le possibilità sono due: creare un nuovo ente regionale di natura pubblica o trasferire le competenze all’Agenzia delle Entrate nazionale”.

“Di certo - precisano Sunseri, Tancredi e Zito - la società si trova in crisi economica da diversi anni, con perdite per 34 milioni di euro e una massa debitoria di 400 milioni di euro. L’ultimo bilancio approvato risale al 2016 e quindi non abbiamo informazioni ufficiali sulla gestione economica dell’ultimo biennio. Il governo intende costituire una nuova società o far confluire funzioni e personale di Riscossione Sicilia in capo all’ente nazionale Agenzia delle Entrate? In quest’ultimo caso, come si pensa di gestire la massa debitoria della società e i costi per la gestione del personale?”, si chiedono i parlamentari M5S, che ricordano tra l’altro come “la costruzione di un nuovo sistema di riscossione non possa avvenire sulla base di disposizioni regionali generiche, ma queste devono essere vincolanti e vanno concordate direttamente con lo Stato. Indispensabile quindi, in qualsiasi caso, avviare la concertazione tra la Regione Siciliana e il ministero dell’Economia”.

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