Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

DIRETTORI SANITARI E AMMINISTRATIVI, UIL-FPL CHIEDE LA PUBBLICAZIONE DEI TITOLI

Uil-Fpl chiede la pubblicazione dei titoli dei direttori sanitari e amministrativi sui siti istituzionali nella sezione “Amministrazione Trasparente”

Messina, 7 luglio 2019 - “La Uil-Fpl Messina, al fine di evitare situazioni analoghe a quelle che si sono presentate in precedenza presso gli Enti Sanitari cittadini, che hanno costretto la stessa ad intervenire presso numerosi Organi istituzionali e giudiziari per la verifica dei requisiti dichiarati dai componenti del Management ‘pro tempore, invita le amministrazioni a pubblicare i titoli di direttori amministrativi e sanitari’.
Lo scrive Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl Messina, in una nota indirizzata ai direttori generali e responsabili anticorruzione di Asp, Policlinico, Papardo e Irccs-Neurolesi, nonché per conoscenza all’assessore regionale alla Salute, al presidente della Sesta commissione regionale Sanità, al Ministro della Salute e al presidente dell’Anac.

“In particolare l’organizzazione sindacale chiede, alla luce delle recenti nomine di soggetti quali direttori amministrativo e sanitario di cui al D.A. 6 marzo 2018, di pubblicare nei rispettivi siti istituzionali aziendali sezione ‘Amministrazione Trasparente’, in originale o copia autenticata, i titoli, i requisiti, la dichiarazione di non essere sottoposti a misure di prevenzione ai sensi del Codice antimafia e di non avere parenti entro il secondo grado imputati o condannati per associazione mafiosa, come prevede il protocollo delle candidature varato dalla Commissione Nazionale Antimafia, nonché gli atti formali di cui allo specifico requisito lettera c) dell’avviso emanato con il suddetto Decreto Assessoriale”.

“Lo stesso decreto prevede, esperienza di almeno cinque anni, qualificata attività di direzione tecnica o sanitaria, in enti o strutture sanitarie pubbliche o private, di media o grande dimensione con qualifica dirigenziale e diretta responsabilità delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Ai fini dell’individuazione di enti o strutture sanitarie pubbliche o private, di media o grande dimensione, si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 2 del D.P.R. 10 dicembre 1997, n. 484. Agli enti e strutture sanitarie di media o grande dimensione indicate all’art. 2 del D.P.R. 484/1997 sono inoltre assimilate le Agenzie sanitarie delle Regioni.

Per esperienza quinquennale di direzione tecnico-sanitaria verrà considerata esclusivamente l’effettiva attività di direzione con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie – svolta a seguito di formale inquadramento nella qualità di dirigente - con riguardo all’intera organizzazione dell’ente, azienda, struttura od organismo ovvero ad una delle principali articolazioni e, comunque, con riguardo a strutture complesse, escludendo le funzioni di mero studio, consulenza, ricerca, ispezione. Ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.P.R. n. 484/ 1997, l’attività quinquennale ai fini dell’accesso all’incarico di direzione sanitario deve essere stata svolta nei sette anni enti alla data di presentazione dell’istanza per l’iscrizione nell’elenco e dovrà, comunque, risultare svolta nei setti precedenti l’eventuale conferimento dell’incarico”.

Conclude la nota dell’organizzazione sindacale, a firma di Pippo Calapai.


Commenti