Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

DISCARICHE DISMESSE. SCATTA DA MAZZARRÀ E TRIPI IL PIANO DELLE BONIFICHE

Regione Sicilia. Discariche dismesse, scatta domani da Mazzarrà e Tripi il piano delle bonifiche. Entro luglio toccherà a Camporeale, Bolognetta, Noto, Vittoria e Lentini

Messina, 7 luglio 2019 - Scatta domani a Mazzarrà Sant’Andra e a Tripi, nel Messinese, il maxi piano di bonifiche delle vecchie discariche dismesse varato dal governo Musumeci. Alle 10 al Comune di Mazzarrà si incontreranno i tecnici della Regione, i progettisti scelti dal commissario e i responsabili dell'ente locale. Si tratta del primo di una serie di sopralluoghi per individuare gli interventi e, attraverso le successive progettazioni, quantificare le somme necessarie per mettere in sicurezza e bonificare le vecchie discariche.

I primi lavori interesseranno i siti con elementi di pericolosità maggiore. Prime iniziative, come detto, a Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà e a Tripi in contrada Formaggiara. Martedì invece toccherà a Camporeale in contrada Incarcavecchio (appuntamento alle 9,30 in Comune). Quindi il 16 luglio a Bolognetta in contrada Torretta (alle 9,30 fissato incontro in Comune).

Intanto gli uffici del dipartimento Acque e rifiuti hanno calendarizzato anche altri sopralluoghi. A Noto, in contrada Bombiscuro, l'appuntamento è per il 23 luglio. A Lentini, nel Siracusano, per il sito di contrada Armicci, sopralluogo fissato il 31 luglio. Infine a Vittoria, in contrada Pozzo Bollente, la data stabilita è il 25 luglio.
Prosegue così il lavoro dell'assessorato guidato da Alberto Pierobon per intervenire sulle 511 discariche realizzate decenni fa in Sicilia con normative più vaghe e che poi, una volta esaurite, non sono state mai chiuse formalmente o bonificate. Molte di queste sono state realizzate prima del 2003 quando non c’era una legge che obbligava i Comuni ad accantonare somme per la gestione post-operativa.

Gli uffici regionali hanno dunque proceduto a diffidare i Comuni inadempimenti, così come prevedono le procedure di legge, e hanno affidato al Commissario per il dissesto idrogeologico i siti per avviare gli interventi. Il governo Musumeci ha dovuto anche individuare le fonti di finanziamento. La giunta ha indicato tra queste il gettito del tributo speciale per il deposito in discarica ma ha dato mandato agli uffici di avvalersi anche dei fondi comunitari.
L'iter prevede che il commissario intervenga con la progettazione degli interventi in seguito ai sopralluoghi dei Rup, responsabili unici dei procedimenti, e dei progettisti, che avranno il compito di individuare, progettare e quantificare le opere necessarie.

Gli uffici dell'assessore Pierobon nel frattempo hanno sbloccato 65 milioni per i siti di Priolo, in provincia di Siracusa, e Milazzo nel Messinese, e hanno avviato il finanziamento di 14 milioni per le bonifiche dei siti di Campofranco nel Nisseno, Troina in provincia di Enna e Acqua dei Corsari a Palermo.

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