Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

TRIVELLAZIONI MAR IONIO GAS METANO: “L’ITALIA COME BAMBINA CAPRICCIOSA”

Marsiglia (FederPetroli Italia): grande confusione sulle competenze. L’Italia fa la figura della bambina capricciosa

Roma, 4 ottobre 2019 - ‘’C’è una grande confusione sulla vicenda Italia-Grecia in merito al possibile sviluppo del giacimento di gas Metano nel Mar Ionio. Nelle riunioni all’estero le aziende dipingono l’Italia come ‘una bambina capricciosa’ per quel che riguarda le competenze energetiche del nostro Paese” queste le parole di Michele Marsiglia – presidente FederPetroli Italia sulla vicenda che da giorni sta facendo discutere sulle competenze tecnico-giuridiche di un giacimento di gas al confine territoriale delle acque tra Italia e Grecia.

Continua Marsiglia “In primis siamo ancora nella fase di Esplorazione, quindi è solo uno step iniziale per valutare effettivamente la potenzialità effettiva del giacimento, vuol dire che fino allo Sviluppo, Produzione e Coltivazione posso passare diversi mesi, se non anni, e due, l’Italia all’estero è vista come un’eterna indecisa: petrolio si, petrolio no, ma voglio le royalties. Una pessima figura”.
Il Presidente Marsiglia argomenta sulla tecnica del giacimento “E’ ovvio che un giacimento e una ‘Trappola’ (così definita in gergo la zona con la concentrazione di idrocarburo intrappolato) può essere piccola o come in questo caso piuttosto vasta e, di conseguenza ricadere al confine di acque territoriale italiane e greche, cosa già vista in Croazia. Una situazione frequente in giacimenti Offshore (in mare) ma situazioni che si vedono anche in pozzi petroliferi a terra Onshore, al confine per esempio tra due regioni. Per quel che riguarda poi la destinazione finale del ‘possibile e probabile’ gas metano, sia la Global Med che altre aziende coinvolte penso che sicuramente non staranno ancora pensando alle strategie commerciali e di vendita ma bensì a come arginare e bypassare questo ridicolo problema autorizzativo”.


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