Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

COCA-COLA: «SICILIA NEL BARATRO DALL’AGRICOLTURA ALL’INDUSTRIA, FERITE INSANABILI PER L’ECONOMIA»

LUCA BUSI (SIBEG) «TAGLI COCA-COLA: SICILIA NEL BARATRO DALL’AGRICOLTURA ALL’INDUSTRIA, FERITE INSANABILI PER L’ECONOMIA». Sugar e plastic tax, delegazione siciliana alla protesta odierna davanti a Montecitorio

20/12/2019 - «Abbiamo lanciato il nostro grido d’allarme già diverse settimane fa, per dire “no” a sugar e plastic tax. Avevamo paventato il taglio di 151 posti di lavoro nel nostro stabilimento di Catania, ma con l’annuncio odierno di Coca-Cola Hbc il rischio diventa ancora più grande: la sospensione di investimenti in Italia da parte del Gruppo e l’annuncio dell’acquisto di arance per la Fanta non più in Sicilia ma all’estero, con il fine di sgravare i costi appesantiti oltremodo dalle misure del Governo, spingerebbe davvero la Sicilia nel baratro. Sibeg dovrà fare i conti non più con il ridimensionamento di produzione e risorse, ma con la sopravvivenza stessa dell’azienda». A parlare è Luca Busi, amministratore delegato dell’azienda siciliana che imbottiglia bevande a marchio Coca-Cola, presente insieme al presidente Sibeg Cristina Busi Ferruzzi, ai lavoratori e ad altre delegazioni imprenditoriali dell’Isola, alla protesta Assobibe che si è svolta oggi a Montecitorio contro le due tasse inserite nella Legge di bilancio.

«Avevamo ricevuto rassicurazioni dal viceministro Buffagni durante la sua visita istituzionale nei nostri stabilimenti – continua Busi – con la disponibilità ad aprire un dialogo costruttivo che potesse rassicurare l’intero comparto, ma purtroppo il governo è andato dritto per una strada che trascina tutti in un burrone, senza tener conto dei sacrifici di quelle piccole realtà che già a fatica tentano di sopravvivere in un mercato altamente competitivo e in un territorio difficile come la Sicilia».

Coca-Cola, che tanto ha investito sulla filiera agrumicola nostrana, sulle infrastrutture, sui progetti sociali, e che nel 2018 – come dimostra l’impatto occupazionale presentato qualche giorno fa – ha distribuito e generato in Sicilia risorse per 48,2 milioni di euro (pari allo 0,05% del PIL regionale), oggi è costretta a fare inversione di marcia, rivedendo i piani di sviluppo. Questo vuol dire cancellare con un colpo di spugna il lavoro fatto fin qui, depauperando territori che sono già in sofferenza e mettendo a repentaglio la serenità di centinaia di lavoratori e delle rispettive famiglie. Per la prima volta imprenditori e lavoratori scendono insieme in piazza: un segnale che dovrebbe far riflettere, e non poco, sulla correttezza di alcune valutazioni che hanno oltrepassato le barriere del buonsenso».

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