Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SERVER REGIONALI A RISCHIO, IL M5S PRESENTA ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI

“Server regionali a rischio stop per affitti e luce non pagati”. M5S chiama Armao a riferire all’Ars e presenta esposto alla Corte dei Conti. Il deputato Nuccio Di Paola. “Un indecente rimpallo di responsabilità tra rami della regione rischia di mandare in tilt Sicilia Digitale”

Palermo, 6/12/2019 – Stop agli stipendi dei regionali, alle prenotazioni delle visite mediche, al 118, al mondo dell'università: in una parola, paralisi totale. Il cataclisma per la Sicilia potrebbe essere dietro l'angolo, se i server di Sicilia Digitale. il cuore informatico della Regione, dovessero essere costretti a spegnersi per mancanza di soldi. E l'ipotesi potrebbe essere tutt'altro che remota, visto che la società che dal cuore di Palermo tiene in vita le connessioni della Regione non è quasi più in grado di pagare le bollette della luce e canoni di locazione anche per utenze non sue, come fa ormai dal lontano 2007, accumulando crediti nei confronti di terzi che rischiano di mandare in tilt i propri bilanci.

“Sicilia Digitale - afferma il deputato regionale M5S, Nuccio di Paola, che sulla vicenda sta indagando da tempo – è ormai con l'acqua alla gola, tanto che è in grosse difficoltà pure poter pagare gli stipendi. Figurarsi per quanto riuscirà a pagare le bollette e le locazioni delle altre società regionali cui da anni ha subaffittato i locali senza averne in contropartita il becco di un euro, nonostante i ripetuti solleciti di cui l'assessore Armao è a conoscenza, e per i quali nessuno, finora, ha mosso un dito. I crediti ormai sfiorano i 5 milioni di euro e a Sicilia Digitale non nascondono la loro viva preoccupazione, come scrivono gli stessi vertici in una nota indirizzata agli assessorati dell’Economia e delle Autonomie locali e inviata per conoscenza pure all’assessore Armao”.

Che il rischio stop sia tutt’altro che impossibile è messo nero su bianco dai dirigenti di Sicilia Digitale Colombo e Canonico, che alla Regione scrivono che se Sicilia Digitale non sarà messa nelle condizioni di provvedere al pagamento dei costi per i consumi di energia elettrica ascrivibili alla Regione Siciliana…non si riterrà responsabile dei danni che potranno essere arrecati per l’impossibilità di mantenere sotto tensione i sistemi attualmente gestiti.

“La vicenda – racconta Di Paola- risale al 2008, quando Sicilia Digitale subaffitta a società regionali locali per i quali anticipa pure il costo del consumo energetico. Si arriva ad un totale di somme anticipate di quasi 5 milioni di euro durante i quali si è assistito ad un indecente e infinito rimpallo di responsabilità da un ente regionale all’altro che non solo non ha portato a nulla, ma ha pure fatto lievitare i debiti e i relativi interessi provocando un probabilissimo danno all’erario. Per questo abbiamo segnalato la vicenda alla Procura della Corte dei Conti”.

Sulla vicenda il M5S è comunque determinato ad andare a fondo, per questo ha chiesto alla Commissione Bilancio di convocare l’assessore Armao a riferire.

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