Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

CACCIA ALLA BECCACCIA, L’ASSESSORE PROLUNGA LA STAGIONE AL 30 GENNAIO

Dura condanna delle Associazioni ambientaliste per l’ennesima modifica del Calendario venatorio che aumenta pericolosamente la pressione venatoria su una specie migratrice. Appello di Legambiente, Lipu e Wwf All’assessore: “Ritiri subito il decreto che colpisce una specie in declino in Europa per accontentare le associazioni venatorie piu’ estremiste”

Palermo, 14 genn 2020 – L’Assessore regionale all’agricoltura, on. Edgardo Bandiera, pochi giorni fa ha emanato un ennesimo decreto di modifica in senso peggiorativo del “Calendario venatorio 2019/20”, a causa delle forti pressioni del mondo venatorio più oltranzista: la stagione di caccia alla Beccaccia è stata prolungata fino al 30 gennaio. Precedentemente, il Calendario firmato dall’Assessore disponeva la chiusura della caccia a questa specie migratrice al 10 gennaio, poiché la Beccaccia rientra nelle categorie SPEC (Species of European Conservation Concern), ossia specie le cui popolazioni in Europa presenta uno stato di conservazione sfavorevole ed in preoccupante declino; inoltre, in queste settimane la Beccaccia inizia la migrazione prenuziale per raggiungere i luoghi di nidificazione in nord Europa, per cui la caccia in questo periodo è vietata dalla Legge comunitaria e nazionale, poiché estremamente dannosa per la riproduzione della specie.

Per LEGAMBIENTE, LIPU e WWF questo sconsiderato prolungamento della stagione venatoria si pone in aperto contrasto con le Direttive Comunitarie in materia ambientale e con i principi scientifici per la conservazione della fauna. Infatti ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aveva già espresso alla Regione Siciliana un parere fortemente negativo circa la caccia alla Beccaccia protratta oltre il 31 dicembre; l’Istituto, inoltre, quale autorevole organo scientifico che si occupa della valutazione tecnica del prelievo venatorio su tutto il territorio nazionale, aveva chiesto all’Assessore Bandiera di adottare norme più rigorose per limitare l’attività venatoria e per ridurre i periodi di caccia in inverno.

Secondo le Associazioni ambientaliste, infine, “questo prolungamento non si allinea nemmeno alle previsioni dello stesso Calendario venatorio - che dispone la chiusura della caccia al 20 gennaio per tutte le specie di uccelli (tordi, anatre, limicoli, ecc.) - e rischia di favorire o addirittura incoraggiare il bracconaggio nei confronti delle specie per cui la caccia è già chiusa”.

“Si tratta di previsioni gravi ed inaccettabili in quanto autorizza a sparare per ben 4 mesi una specie in declino e contro i pareri scientifici di ISPRA - concludono LEGAMBIENTE, LIPU e WWF - è inaccettabile: per questo chiediamo all’Assessore Bandiera di ritirare immediatamente il decreto, così da garantire il primario interesse pubblico della tutela della fauna. Gli animali selvatici sono considerati degni di tutela costituzionale nonché patrimonio indisponibile dello Stato! Il Calendario venatorio, di conseguenza, deve tenere conto dell’esigenza prioritaria di tutelare e conservare adeguatamente la fauna e non può ignorare le indicazioni di ISPRA, con conseguenze dannose irreparabili per gli ecosistemi”.
________________
Foto Legambiente


Commenti