Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

RAFFINERIA DI MILAZZO: LA QUALITÀ DELL’ARIA È... ARIA FRITTA?

Cgil Cisl e Uil uniti a tutela della Raffineria di Milazzo. «Urgente tavolo regionale per affrontare le criticità del Piano Qualità dell’aria»

26 febbraio ’20 – Attenzione e preoccupazione per il futuro della Raffineria Ram di Milazzo e per l’indotto. Ad esprimerli sono Cgil, Cisl e Uil insieme alle Federazione di categoria dei chimici, metalmeccanici e degli edili che hanno riunito presso la sede della Cisl di Messina, in viale Europa, i rispettivi segretari e dirigenti per approfondire la situazione ed analizzare le prospettive a seguito dell’approvazione del piano regionale per la qualità dell’aria.

«Riteniamo fondamentale – affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – che le attività industriali sul nostro territorio continuino a produrre nel rispetto delle normative e dell’ambiente. Il territorio del milazzese ha una forte connotazione industriale e le battaglie del sindacato, negli anni scorsi, sono state sempre indirizzate alla prosecuzione dell’attività e alla produzione di reddito che rappresenta una ricaduta importante per tutta la provincia di Messina. Se si ragionerà in termini di integrazione con le aree Zes, inoltre, l’area industriale di Milazzo, inoltre, potrà tornare ad essere il volano produttivo dell’intero territorio. Per questo motivo – continuano – nei giorni scorsi è stata avanzata una richiesta all’Assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Totò Cordaro, per un incontro urgente che metta sul tavolo tutte le criticità emerse per il settore petrolchimico dopo l’approvazione del Piano Qualità dell’Area».

Cgil, Cisl e Uil di Messina hanno interessato le rispettive strutture regionali perché il problema posto in essere per il territorio di Milazzo è lo stesso che si vive a Priolo, Augusta, Gela e in tutti i territori dove insistono importanti insediamenti industriali. «Solo con un intervento regionale o nazionale si potrà evitare una crisi occupazionale siciliana senza precedenti, considerato il numero elevato di lavoratori interessati».

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