Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

RAFFINERIA DI MILAZZO: LA QUALITÀ DELL’ARIA È... ARIA FRITTA?

Cgil Cisl e Uil uniti a tutela della Raffineria di Milazzo. «Urgente tavolo regionale per affrontare le criticità del Piano Qualità dell’aria»

26 febbraio ’20 – Attenzione e preoccupazione per il futuro della Raffineria Ram di Milazzo e per l’indotto. Ad esprimerli sono Cgil, Cisl e Uil insieme alle Federazione di categoria dei chimici, metalmeccanici e degli edili che hanno riunito presso la sede della Cisl di Messina, in viale Europa, i rispettivi segretari e dirigenti per approfondire la situazione ed analizzare le prospettive a seguito dell’approvazione del piano regionale per la qualità dell’aria.

«Riteniamo fondamentale – affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – che le attività industriali sul nostro territorio continuino a produrre nel rispetto delle normative e dell’ambiente. Il territorio del milazzese ha una forte connotazione industriale e le battaglie del sindacato, negli anni scorsi, sono state sempre indirizzate alla prosecuzione dell’attività e alla produzione di reddito che rappresenta una ricaduta importante per tutta la provincia di Messina. Se si ragionerà in termini di integrazione con le aree Zes, inoltre, l’area industriale di Milazzo, inoltre, potrà tornare ad essere il volano produttivo dell’intero territorio. Per questo motivo – continuano – nei giorni scorsi è stata avanzata una richiesta all’Assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Totò Cordaro, per un incontro urgente che metta sul tavolo tutte le criticità emerse per il settore petrolchimico dopo l’approvazione del Piano Qualità dell’Area».

Cgil, Cisl e Uil di Messina hanno interessato le rispettive strutture regionali perché il problema posto in essere per il territorio di Milazzo è lo stesso che si vive a Priolo, Augusta, Gela e in tutti i territori dove insistono importanti insediamenti industriali. «Solo con un intervento regionale o nazionale si potrà evitare una crisi occupazionale siciliana senza precedenti, considerato il numero elevato di lavoratori interessati».

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