Acqua potabile: 419 litri per abitante al giorno. Ancora rilevanti le perdite della rete idrica: circa 44 metri cubi al giorno per km di rete nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana. In 12 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (soprattutto del Mezzogiorno) adottate misure per razionare la distribuzione di acqua per uso civile. Cresce la spesa mensile familiare per acquisto di acqua minerale (+9,4% sul 2015).
20/03/2020 - In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat fornisce un focus tematico annuale attraverso l’integrazione di più fonti informative statistiche tra le quali figurano i primi risultati del “Censimento delle acque per uso civile” relativo all’anno 2018. Molto o abbastanza soddisfatte del servizio idrico più di 8 famiglie su dieci. Le famiglie residenti in Italia che dichiarano di essere allacciate alla rete idrica comunale e che si ritengono, complessivamente, molto o abbastanza soddisfatte del servizio idrico sono l’86,6% . Il livello di soddisfazione varia sul territorio: molto o abbastanza soddisfatte nove famiglie su dieci
al Nord, otto nel Centro e nel Sud e sette nelle Isole. A livello regionale, la quota di famiglie poco
soddisfatte supera di gran lunga la percentuale di quelle molto soddisfatte in Calabria (25,7% poco
soddisfatte contro 13,0% molto soddisfatte), Sardegna (24,3% contro 11,1%) e Sicilia (23,8% contro
11,2%).
Al Nord la soddisfazione più elevata per la fornitura di acqua nelle abitazioni
Le famiglie intervistate valutano la fornitura di acqua potabile sotto vari aspetti: interruzioni della
fornitura, livello di pressione, odore, sapore e limpidezza, frequenza di lettura dei contatori e della
fatturazione, comprensibilità delle bollette. Nel 2019, così come nell’anno precedente, il giudizio su
questi aspetti del servizio resta piuttosto moderato e non raggiunge una piena soddisfazione.
Rispetto all’assenza di interruzioni della fornitura, quasi il 90% delle famiglie italiane si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, tranne che in Calabria, Sicilia e Sardegna, dove molte famiglie risultano poco o per niente soddisfatte (rispettivamente 36,8%, 32,4% e 25,6%).
Anche sul giudizio nei confronti del livello di pressione dell’acqua, Calabria (30,4%), Sicilia (25,3%) e Sardegna (22,9%) registrano le quote più alte di famiglie poco o per niente soddisfatte, a fronte di un valore nazionale pari al 14,2%.
Nel 2019 quasi tre famiglie su quattro (il 75,9%) si ritengono molto o abbastanza soddisfatte rispetto
all’odore, al sapore e alla limpidezza dell’acqua. La quota di famiglie insoddisfatte è invece ben al di
sopra della media nazionale in Sardegna (42,8%), Calabria (40,4%), Sicilia (38,8%) e Umbria
(32,7%).
La frequenza di lettura dei contatori è molto o abbastanza soddisfacente quasi per otto famiglie su
dieci, ma anche in questo caso è ragguardevole la quota di famiglie poco o per niente soddisfatte
(23,3%). Resta forte il divario territoriale e percentuali di bassa soddisfazione si registrano soprattutto
in Sicilia (40,8%), Calabria (40,7%) e Sardegna (32,9%).
Quanto al giudizio sulla frequenza della fatturazione, le famiglie molto o abbastanza soddisfatte sono
oltre l’80% del totale. In Calabria la percentuale di famiglie poco o per niente soddisfatte raggiunge il
38,2%, in Sicilia il 34,0% e in Sardegna il 32,0%.
La comprensibilità delle bollette soddisfa molto o abbastanza oltre il 66% delle famiglie. Le famiglie
poco o per niente soddisfatte sono il 33,7%, e la quota aumenta sensibilmente non solo nelle regioni
del Mezzogiorno, come Campania (45,0%) e Sicilia (44,8%), ma anche nel Lazio (38,9%) e in
Toscana (37,8%).
Ancora poca fiducia nel bere acqua di rubinetto
Non esprimono fiducia a bere l’acqua di rubinetto ben 7 milioni 400 mila famiglie, ma sono
progressivamente diminuite nel tempo. Da una percentuale del 40,1% del 2002, si è arrivati al 29,0%
nel 2019. Permangono notevoli differenze territoriali: il Nord-est è al 19,3% e nelle Isole si raggiunge il 54,9%. Toccano le percentuali più elevate Sardegna (59,9%), Sicilia (53,1%) e Calabria (48,8%).
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.