Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ACQUA POTABILE, LA SICILIA NON SI FIDA DELL'ACQUA DEL RUBINETTO (53,1%)

Acqua potabile: 419 litri per abitante al giorno. Ancora rilevanti le perdite della rete idrica: circa 44 metri cubi al giorno per km di rete nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana. In 12 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (soprattutto del Mezzogiorno) adottate misure per razionare la distribuzione di acqua per uso civile. Cresce la spesa mensile familiare per acquisto di acqua minerale (+9,4% sul 2015).

20/03/2020 - In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat fornisce un focus tematico annuale attraverso l’integrazione di più fonti informative statistiche tra le quali figurano i primi risultati del “Censimento delle acque per uso civile” relativo all’anno 2018. Molto o abbastanza soddisfatte del servizio idrico più di 8 famiglie su dieci. Le famiglie residenti in Italia che dichiarano di essere allacciate alla rete idrica comunale e che si ritengono, complessivamente, molto o abbastanza soddisfatte del servizio idrico sono l’86,6% . Il livello di soddisfazione varia sul territorio: molto o abbastanza soddisfatte nove famiglie su dieci
al Nord, otto nel Centro e nel Sud e sette nelle Isole. A livello regionale, la quota di famiglie poco
soddisfatte supera di gran lunga la percentuale di quelle molto soddisfatte in Calabria (25,7% poco
soddisfatte contro 13,0% molto soddisfatte), Sardegna (24,3% contro 11,1%) e Sicilia (23,8% contro
11,2%).

Al Nord la soddisfazione più elevata per la fornitura di acqua nelle abitazioni

Le famiglie intervistate valutano la fornitura di acqua potabile sotto vari aspetti: interruzioni della
fornitura, livello di pressione, odore, sapore e limpidezza, frequenza di lettura dei contatori e della
fatturazione, comprensibilità delle bollette. Nel 2019, così come nell’anno precedente, il giudizio su
questi aspetti del servizio resta piuttosto moderato e non raggiunge una piena soddisfazione.
Rispetto all’assenza di interruzioni della fornitura, quasi il 90% delle famiglie italiane si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, tranne che in Calabria, Sicilia e Sardegna, dove molte famiglie risultano poco o per niente soddisfatte (rispettivamente 36,8%, 32,4% e 25,6%).

Anche sul giudizio nei confronti del livello di pressione dell’acqua, Calabria (30,4%), Sicilia (25,3%) e Sardegna (22,9%) registrano le quote più alte di famiglie poco o per niente soddisfatte, a fronte di un valore nazionale pari al 14,2%.
Nel 2019 quasi tre famiglie su quattro (il 75,9%) si ritengono molto o abbastanza soddisfatte rispetto
all’odore, al sapore e alla limpidezza dell’acqua. La quota di famiglie insoddisfatte è invece ben al di
sopra della media nazionale in Sardegna (42,8%), Calabria (40,4%), Sicilia (38,8%) e Umbria
(32,7%).

La frequenza di lettura dei contatori è molto o abbastanza soddisfacente quasi per otto famiglie su
dieci, ma anche in questo caso è ragguardevole la quota di famiglie poco o per niente soddisfatte
(23,3%). Resta forte il divario territoriale e percentuali di bassa soddisfazione si registrano soprattutto
in Sicilia (40,8%), Calabria (40,7%) e Sardegna (32,9%).
Quanto al giudizio sulla frequenza della fatturazione, le famiglie molto o abbastanza soddisfatte sono
oltre l’80% del totale. In Calabria la percentuale di famiglie poco o per niente soddisfatte raggiunge il
38,2%, in Sicilia il 34,0% e in Sardegna il 32,0%.
La comprensibilità delle bollette soddisfa molto o abbastanza oltre il 66% delle famiglie. Le famiglie
poco o per niente soddisfatte sono il 33,7%, e la quota aumenta sensibilmente non solo nelle regioni
del Mezzogiorno, come Campania (45,0%) e Sicilia (44,8%), ma anche nel Lazio (38,9%) e in
Toscana (37,8%).

Ancora poca fiducia nel bere acqua di rubinetto

Non esprimono fiducia a bere l’acqua di rubinetto ben 7 milioni 400 mila famiglie, ma sono
progressivamente diminuite nel tempo. Da una percentuale del 40,1% del 2002, si è arrivati al 29,0%
nel 2019. Permangono notevoli differenze territoriali: il Nord-est è al 19,3% e nelle Isole si raggiunge il 54,9%. Toccano le percentuali più elevate Sardegna (59,9%), Sicilia (53,1%) e Calabria (48,8%).

Commenti