Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

Coronavirus: "comunicazioni fuorvianti su tamponi"

Coronavirus: «No alla confusione». Stanno circolando comunicazioni equivoche e fuorvianti su tamponi, test su anticorpi drive thru e test di laboratorio

19 marzo 2020 - «L’emergenza per fermare i contagi si affronta con i tamponi. Gli esami anticorpali su sangue hanno utilità importanti, diverse e non sovrapponibili. In troppi giocano sull’equivoco»: la dichiarazione di Stefano Massaro, CEO di Cerba HealtCare Italia, la realtà specializzata nelle analisi di laboratorio disponibile a impegnare risorse e biologi molecolari nella battaglia al virus. È il tampone ciò che serve per un test di biologia molecolare volto alla individuazione del paziente infetto.

«La nostra Direzione Scientifica ha le idee chiare – afferma il CEO di Cerba HealthCare Stefano Massaro – ed è nostro compito veicolare una comunicazione corretta».

Dal momento iniziale dell’emergenza COVID 19, i test utilizzati e rilasciati e con i quali attualmente si contano i positivi sono i test molecolari per la ricerca dell’RNA virale di SARS-COV2 su tampone naso-faringeo. Si tratta di una ricerca diretta: se è presente il virus nelle mucose il test è positivo e la diagnosi certa è di infezione in corso, a prescindere dai sintomi.

I test per la ricerca anticorpale invece, sono una ricerca indiretta effettuata su siero ematico: se il paziente è entrato in contatto con il virus, dopo un certo periodo attualmente non noto, chiamato periodo finestra, iniziano ad essere riscontrabili nel siero gli anticorpi prima di classe IgM (Fase attiva), e a seguire quelli di classe IgG. Con il passare del tempo le IgG salgono mentre scendono le IgM, con tempi e cinetiche attualmente non note.

Questo significa che un paziente asintomatico con IgG positive è già stato a contatto con il virus, quindi o è guarito o non ha avuto sintomi; un paziente asintomatico con IgM positive potrebbe avere in corso la malattia ma, su paziente con anticorpi negativi, non si ha nessuna certezza che non possa essere infetto senza avere ancora sviluppato anticorpi. Per questa individuazione l’unico test utile è il tampone.

Vanno distinti i test anticorpali rapidi “drive thru” su cui si specula in queste ore, rispetto a test di laboratorio su strumentazione dedicata con controlli, calibrazioni, specificità e sensibilità superiori.
Da sempre sia le istituzioni sanitarie che la comunità scientifica hanno prediletto i test di laboratorio.
Passata l’emergenza i test anticorpali su siero ematico svolgeranno un ruolo importantissimo in fase di follow up per capire se i propri familiari saranno protetti e per capire quanti avranno avuto l’infezione pur essendo asintomatici. Sicuramente i laboratori sia del comparto pubblico che privato saranno pronti nei modi e nei tempi corretti ad effettuare questa tipologia di analisi.

«È importante che questi aspetti non vengano confusi – conclude Massaro –. Nessuno deve contribuire a creare confusione. Le strutture sanitarie pubbliche e private uniscano le proprie forze per superare l’emergenza in modo organico e tornare al più presto ad occuparsi di prevenzione e di salute del cittadino».

Cerba HealthCare Italia – Parte del gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche presente in 16 nazioni, Cerba HealthCare Italia è specializzata nei settori dei laboratori analisi, medicina dello sport, medicina del lavoro, radiologia, poliambulatori e service lab. Nel nostro Paese serve 960mila pazienti/anno e conta 160 dipendenti, 32 centri medici e una piattaforma di laboratorio HUB. www.cerbahealthcare.it

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