Immigrati concentrati in un casale dismesso di Comiso. Giorgio Assenza, lettera al dicastero degli Interni: "Accogliere con senso di Umanità gli immigrati, uguale sicurezza per la loro salute. Bisogna sistemarli in strutture idonee; bando all'approssimazione"
Palermo, 13 aprile 2020 - "Quale sicurezza, specialmente dal punto di vista sanitario per gli immigrati giunti da noi mentre il nostro Paese non è porto sicuro a causa dei contagi Sars 2? Nessuna se non si danno loro garanzie di un sito sicuro, attrezzato e medicato, ove fare prima accoglienza. Oggi più che mai, accoglienza significa strutture adeguate" lo afferma con forza Giorgio Assenza, autore di una missiva appena inviata al ministro degli Interni nella quale fa il punto su "una situazione che la doppia attuale emergenza non giustifica, anzi condanna inopinatamente. Mi fa, per altro, specie constatare una sorta di regalo di Pasqua al contrario per una regione una provincia fra le meno colpite in assolute perché sono riuscite a tenere, come nessuno, sotto controllo il contagio".
"L'Umanità e il senso di accoglienza dei siciliani, dei cittadini della provincia iblea e, consentitemi di dirlo, mio (per questo spesso in disaccordo con la linea di massima delle forze politiche della mia stessa coalizione) sono ormai ben note. E, voglio ripetere - rimarca il presidente dei Questori in Ars - adesso come non mai nulla di tutto ciò può esser affrontato con leggerezza, con una fretta da emergenza se non momentanea, da correggere di gran carriera, pena la salute di immigrati, operatori e cittadini in genere".
"La, da tempo dismessa, azienda agricola San Pietro (alle porte di Comiso) non è luogo adeguato. Ho scritto al ministro Lamorgese - conclude Assenza - perché, a partire da questo caso che ricade nel Ragusano, si trovino sempre soluzioni conformate se pur provvisorie, a cominciare dall'utilizzo di una nave appositamente attrezzata per una sicura quarantena in rada come già richiesto dal presidente Musumeci, per questo e avvenimenti come questo anche perché nascono da un esodo epocale che non conoscevamo da decine di generazioni e col quale dobbiamo imparare a convivere serenamente, in fraterna sicurezza per tutti".
“Conte affronta la situazione degli sbarchi in modo approssimativo, sommando ai problemi degli sbarchi i rischi di contagio da Covid19. Il governo nonostante l’emergenza sanitaria non attua alcun vero blocco navale al largo della Libia, invitando gli scafisti a riprendere i traffici di clandestini”.
Lo dichiara Stefano Candiani, segretario regionale della Lega, senatore leghista già sottosegretario all’Interno con Salvini ministro.
“In modo assurdo e irresponsabile – sottolinea – Conte e Lamorgese hanno deciso la riapertura di strutture private per richiedenti asilo senza nemmeno coinvolgere i sindaci, come accaduto per Villa Sikania, a Siculiana”.
“Mentre gli Italiani sono confinati nelle loro abitazioni per fermare la diffusione del Coronavirus – conclude il segretario della Lega in Sicilia – Lamorgese consente nuovi sbarchi di clandestini infetti e li manda in giro per la Sicilia, amplificando in modo folle i rischi di contagio ed esponendo al rischio decine di operatori e cittadini”.
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