Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

Anas-Musumeci: "Nello scontro, a rimetterci sono i siciliani”


Scontro Anas-Musumeci, Cisal Sicilia: “A rimetterci sono i siciliani”

Palermo, 30 maggio 2020 – “Lo scontro a mezzo stampa tra l’Anas e il Governo siciliano rischia di ridurre al lumicino le speranze di avere una rete stradale e autostradale degna di questo nome: da un lato sembra tramontare l’ipotesi di una nuova società di gestione nell’Isola formata proprio dalla Regione e dall’Anas, dall’altro non si capisce quale sarà il futuro del Cas e dei suoi dipendenti. Per non parlare del pericolo di revoca della concessione da parte del Governo nazionale”. Lo dicono Nicola Scaglione e Santino Paladino della Cisal Sicilia.

“Siamo preoccupati anche per la rete stradale secondaria – continuano Scaglione e Paladino – Invocare un ‘super-commissario’ per le strade provinciali, esautorando di fatto Città metropolitane e Liberi consorzi che invece avrebbero tutte le carte in regola, non risolverebbe alcun problema, anzi lo aggraverebbe: diciamo sì al ‘modello Genova’, ma senza esautorare competenze e funzioni di enti
che hanno le capacità per assicurare il servizio. A Musumeci e all’Anas chiediamo di smetterla: basta litigare, il mondo del lavoro ha bisogno di una svolta nella programmazione e realizzazione delle
grandi opere pubbliche e infrastrutturali. Le polemiche non servono a nessuno”.

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