Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Anas-Musumeci: "Nello scontro, a rimetterci sono i siciliani”


Scontro Anas-Musumeci, Cisal Sicilia: “A rimetterci sono i siciliani”

Palermo, 30 maggio 2020 – “Lo scontro a mezzo stampa tra l’Anas e il Governo siciliano rischia di ridurre al lumicino le speranze di avere una rete stradale e autostradale degna di questo nome: da un lato sembra tramontare l’ipotesi di una nuova società di gestione nell’Isola formata proprio dalla Regione e dall’Anas, dall’altro non si capisce quale sarà il futuro del Cas e dei suoi dipendenti. Per non parlare del pericolo di revoca della concessione da parte del Governo nazionale”. Lo dicono Nicola Scaglione e Santino Paladino della Cisal Sicilia.

“Siamo preoccupati anche per la rete stradale secondaria – continuano Scaglione e Paladino – Invocare un ‘super-commissario’ per le strade provinciali, esautorando di fatto Città metropolitane e Liberi consorzi che invece avrebbero tutte le carte in regola, non risolverebbe alcun problema, anzi lo aggraverebbe: diciamo sì al ‘modello Genova’, ma senza esautorare competenze e funzioni di enti
che hanno le capacità per assicurare il servizio. A Musumeci e all’Anas chiediamo di smetterla: basta litigare, il mondo del lavoro ha bisogno di una svolta nella programmazione e realizzazione delle
grandi opere pubbliche e infrastrutturali. Le polemiche non servono a nessuno”.

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