Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Movimento 5 Stelle all'Ars: "Nella vita si può cambiare idea e anche partito. Ma..."

M5S all’Ars, è ora di fare chiarezza. Sulla spaccatura all’interno del gruppo parlamentare M5S all’Ars è doveroso fare chiarezza, non foss’altro perché lo dobbiamo a chi ci segue o ci ha votato e perché una sola campana produce spesso solamente note stonate.

Palermo, 20/5/2020 - Prediamo atto, intanto, che per i portavoce Foti, Mangiacavallo, Pagana e Palmeri è venuto meno - per usare parole loro - il desiderio di far parte del gruppo 5 stelle. Bene, anzi male, anche se, per la verità, i segnali in questo senso si protraggono ormai da tantissimo tempo, persino nelle votazioni in aula, quando, frequentemente, i cinque (ai quattro di sopra va aggiunto Tancredi) si sono espressi in dissenso col gruppo, astenendosi o addirittura votando assieme a quel governo Musumeci, con cui il M5S non ha nulla a che spartire.
E non si trattava, si badi bene, di votazioni confezionate su dei ‘no’ a prescindere, come i 5 deputati vogliono far credere, visto che abbiamo sempre deciso nel merito delle norme, votando “sì”, e non di rado, in questa e nella passata legislatura, a norme governative, quando queste andavano in direzione del bene dei siciliani.

Nella vita, si può cambiare idea e, chi vuole, anche partito. Ma si deve avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo, senza appigliarsi a scuse o, addirittura, cercare di rigirare la frittata, accusando noi di “goffi tentativi di imitazione dei partiti che prima ci proponevamo di smantellare”. Al limite è forse vero il contrario, se è vero, come è vero, che pubblicamente, e senza tanti giri di parole, Angela Foti, eletta vicepresidente dell’ARS, a suo dire, a propria insaputa, nei giorni scorsi arrivava a scrivere a Musumeci in un post che in Parlamento i voti li avrebbe trovati, prospettando al presidente della Regione una comoda e solida stampella cui appoggiarsi nei momenti tribolati a sala d’Ercole.

Sulla vicenda Tancredi si sono spese tante, troppe parole, spesso fuori luogo. È vero che ha avuto delle difficoltà. È anche vero, però, che il gruppo lo ha aiutato con grande senso di amicizia e solidarietà e che lui ha ignorato totalmente i continui cartellini gialli che gli arrivavano dal Movimento nazionale per le mancate restituzioni. Non c’è stato da parte sua il minimo segnale di collaborazione. Se avesse solo manifestato la volontà di regolarizzare la sua posizione con un atto tangibile, che gli avevamo reiteratamente chiesto, non si sarebbe arrivati all’ espulsione che, e Tancredi lo sapeva bene, è il capolinea obbligato per chi non restituisce parte degli stipendi.

Lui non ha restituito e per questo, solo per questo, sia chiaro, è stato espulso. La restituzione di parte degli stipendi per il M5S è una regola fondante, che viene sottoscritta da tutti in sede di accettazione di candidatura. E’ pertanto doveroso rispettarla, magari anche per chi nel Movimento, da Nord a Sud, medita di cambiare casacca, tradendo il mandato dei cittadini, aggrappandosi a incolmabili, quanto fantomatiche, divergenze di natura politica.
Le nostre battaglie continuano, con immutata passione e grandissimo impegno, i nostri attivisti stiano tranquilli.

Giorgio Pasqua
Stefania Campo
Francesco Cappello
Gianina Ciancio
Ketty Damante
Antonio De Luca
Giovanni Di Caro
Nuccio Di Paola
Jose Marano
Roberta Schillaci
Salvatore Siragusa
Luigi Sunseri
Giampiero Trizzino
Valentina Zafarana
Stefano Zito

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