Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

Parco dei Nebrodi: è nato il piccolo di Aquila reale

Parco dei Nebrodi: è nato il piccolo di Aquila reale. Un indicatore dell’idoneità ambientale del territorio

Parco dei Nebrodi, 12 maggio 2020 - È finalmente nato l’aquilotto dalla coppia di Aquila reale (Aquila chrysaetos) che ha nidificato nel Parco dei Nebrodi, sulle Rocche del Crasto, nei pressi di Alcara Li Fusi. L’uovo si è schiuso l’11 maggio, dopo circa 45 giorni di cova che è stata effettuata a turno da entrambi i genitori. Dentro il grande nido il pulcino, un piccolo batuffolo di piumino bianco, sempre pronto a ricevere il cibo da parte dei genitori, come mostrano le immagini del telerilevamento.
Previsti tra pochi giorni quelli che potremo definire i “primi passi”e una successiva rapida crescita per raggiungere le dimensioni dei genitori: atteso per fine luglio invece - intorno ai 75 giorni di vita
– l’involo dal nido. La coppia d'aquila reale che nidifica in questo sito, grazie all'elevato successo riproduttivo che è stato registrato negli ultimi decenni, risulta tra le più prolifiche d'Italia, indicatore
inequivocabile dell'idoneità ambientale dell'area protetta, collegata sia all'habitat ottimale ancora integro, che al cibo abbondante e diversificato commenta Filippo Testagrossa, direttore del Parco dei
Nebrodi .

Il tutto sotto l’occhio vigile del Parco che, grazie ad una telecamera posizionata accanto al nido, monitora tutto ciò che accade all'interno: dalle fasi di “restauro” (che avviene nel mese di febbraio e consiste nell'apporto di nuovi rami, generalmente di piante sempreverdi come il leccio), alla deposizione, cova e schiusa delle uova, fino al primo volo del giovane con l'abbandono del nido
Il telerilevamento del nido dell’aquila reale è disponibile sulla home page dell’Ente www.parcodeinebrodi.it, mentre il sito di nidificazione è protetto da eventuali disturbi antropici da parte del Parco, che ha interdetto a turisti, visitatori e curiosi la fruizione dell’area delle Rocche del Crasto compresa fra Rocca Calanna e la Grotta del Lauro.

Una presenza importante, quella dell'aquila reale, che solitamente
depone due uova: ricordiamo che comunque statisticamente solo uno
arriva all’involo, in quanto le cause naturali ne anticipano la
perdita, o addirittura avviene la soppressione da parte del fratello
più grande (è presente nella specie il fenomeno del “cainismo”).
Tutto questo garantisce una rigorosa selezione naturale di questa
specie di superpredatore, così chiamata perché è in grado di cacciare
anche altri predatori come la volpe o la martora commenta lo zoologo
Antonio Spinnato.

Il Commissario dell’Ente Parco commenta l’evento soffermandosi sulla
valenza scientifica dei risultati del progetto: l’aquilotto
rappresenta inoltre, per la straordinaria coincidenza con la nomina
del nuovo Presidente del Parco, un autentico messaggio di vita e
successo per questa area naturalistica di immenso pregio che mi
accingo a lasciare, augurando buon lavoro a Domenico Barbuzza, che mi
succederà alla guida del Parco più grande della Sicilia dichiara Luca
Ferlito.

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