Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

San Fratello, Agira, Militello Rosmarino e Nicosia: interventi contro il dissesto idrogeologico per il consolidamento

Lavori per il recupero del centro abitato sia il ripristino della viabilità principale a San Fratello, nel Messinese. Un intervento contro il dissesto idrogeologico. Lavori di consolidamento della periferia meridionale di Agira, nell'Ennese, pubblicato il bando di gara. Lavori di consolidamento del centro abitato di Militello Rosmarino, nel Messinese. A Nicosia, nell'Ennese, per i lavori di consolidamento di Monte Sant'Elena si è giunti a un'attesa record di 40 anni.

Palermo, 7 maggio 2020 - Sono lavori che a San Fratello, nel Messinese, consentiranno sia il recupero del centro abitato sia il ripristino della funzionalità della viabilità principale. Un intervento reso possibile dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. L'Ufficio, diretto da Maurizio Croce, ha infatti definito la gara per queste opere di consolidamento. Al primo posto, con un ribasso del 27,9 per cento, la Demetra Lavori srl. L'area interessata è molto vasta e comprende le vie Libertà, Normanni, 9 Settembre, Buviano e Lavanche nei quartieri di San Nicolò e Porta Sottana.

Sono le zone più fragili e vulnerabili per la loro geomorfologia e che ancora riportano, ben visibili, i segni delle frane che si sono registrate negli anni, in particolare quella del febbraio 2010. Ferite strutturali a manufatti, strade ed edifici che ora potranno essere sanate. Nella fattispecie, si renderà necessario integrare opere realizzate oltre vent'anni addietro con quelle previste dal progetto e che serviranno a garantire la stabilità di tutto il versante.
Prevista la realizzazione di un sistema di drenaggi con pali tirantati e la costruzione di una nuova paratia: misure atte a eliminare una volta per tutte il rischio di nuovi cedimenti delle strutture che proteggono il sistema viario e gli edifici, pubblici e privati.

Con un ribasso del 26,6 per cento, la Consores srl conquista il primo posto della graduatoria nella gara per i lavori di consolidamento del centro abitato di Militello Rosmarino, nel Messinese.
L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato da Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana e diretto da Maurizio Croce, non solo mantiene il ritmo nella tabella di marcia fissata per la difesa del territorio, ma potenzia gli sforzi, nonostante le comprensibili difficoltà di contesto causate dalle misure di contenimento del Coronavirus.

Un'altra importante gara, come quella per la messa in sicurezza di contrada Ramisi, è stata infatti espletata. Un traguardo che permette di garantire la piena fruibilità di un'area con classificazione R4, di alto rischio, come quella in questione, compresa tra la strada Processionale e via Cimitero. Un'opera attesa da oltre vent'anni e di grande utilità per la sicurezza di un sito che riporta ancora, in modo evidente, i segni dei movimenti franosi che si sono registrati negli anni, come le lesioni in alcuni edifici e quelle nella pavimentazione stradale delle principali arterie viarie. Il progetto consiste nella realizzazione di una gabbionata e di una serie di paratie collegate mediante cordoli in cemento armato. Verranno altresì costruiti muri di sostegno su pali e definito un sistema di raccolta delle acque meteoriche. Prevista infine una gabbionata a sostegno della scarpata della strada, unica via di fuga del paese.

A Nicosia, nell'Ennese, per i lavori di consolidamento di Monte Sant'Elena si è giunti a un'attesa record: quarant'anni. E' infatti dei primi anni Ottanta il primo progetto per un'opera necessaria e urgente come questa, a giudicare dai crolli che si sono verificati nel corso dei decenni. Ora la buona notizia e a darla è il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in veste di commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nell'Isola. La Struttura, diretta da Maurizio Croce, ha infatti ultimato la gara per la messa in sicurezza del versante. Al primo posto della graduatoria, con un ribasso del 33,08 per cento, un'associazione temporanea di imprese coordinata dalla Alta Quota srl. Si chiude così una vicenda di cui non si riusciva a vedere la fine, tra lungaggini amministrative e ricerca dei finanziamenti, e che interessa un'area densamente popolata, con numerosi negozi e uffici pubblici, a ridosso di via Bernardo Di Falco, arteria viaria tra le principali del paese. Il progetto prevede il disgaggio dei massi pericolanti e la pulizia della parete rocciosa, ma anche la sostituzione della rete metallica con una nuova, provvista di reticolo di contenimento con funi in acciaio.

Lavori di consolidamento della periferia meridionale di Agira, nell'Ennese: scadrà il prossimo 19 giugno il termine per presentare la domanda di partecipazione. L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha infatti pubblicato il bando di gara, colmando un ritardo di decenni e mettendo così a segno un altro importante risultato nella difesa del territorio. Ci troviamo in un'area che, da un punto di vista geomorfologico, è molto vulnerabile. E' la parte bassa del quartiere Rocche, delimitata dalle vie Siceri e Raddusa e che non pochi problemi e disagi ha creato ai residenti.

L'opera mira a limitare i pericoli per l'incolumità pubblica: frequenti sono stati, infatti, i crolli di porzioni di roccia che hanno portato all'adozione di misure urgenti, sebbene localizzate e limitate solo ad alcune parti del versante che ospita numerose abitazioni. Ciò che serviva era una soluzione organica, in grado di eliminare una volta per tutte le criticità esistenti. Ed è proprio quella programmata dalla Struttura commissariale.

Il progetto prevede la realizzazione di cinque fronti di gabbionate adeguatamente incassate al fine di fermare il fenomeno, in atto, dello scivolamento a valle. Si procederà inoltre con attività di ispezione, disboscamento e disgaggio dei massi pericolanti, eseguite con sistemi di chiodatura e con funi e reti paramassi in acciaio a maglia esagonale. Due i costoni interessati, quello sud e quello nord, per un'area che si estende complessivamente per 6.300 metri quadrati. Per i massi molto voluminosi, che non possono essere né staccati né chiodati, è prevista l'imbracatura con funi d'acciaio da ancorare all'ammasso roccioso.

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