Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

«Filastrocca della capra e l'asino» di Mimmo Mòllica

Mimmo Mòllica mette in versi e rime la ‘Favola della capra e l’asino’ di Esopo, la cui morale è ammonitrice: chi mette in essere inganni contro gli altri diventa artefice dei propri mali. Esopo (VI secolo a.C.) esorta a non dare retta agli adulatori e agli ingannatori, ma al contempo ammonisce gli stessi mestatori.





«Filastrocca della capra e l'asino»

Un tale avea una capra e un asinello,
la capra era invidiosa di quel ciuccio,
credeva che lui fosse un po’ più bello
e di mangiar di meno era il suo cruccio.

Allora prese a dirgli: «Non lo vedi?
Tu vieni maltrattato e lo sopporti,
devi girar la macina, là in piedi,
stracarico dei pesi che trasporti».

Così gli consigliò: «Datti malato,
prova a cadere dritto in una fossa
scansando i pesi cui ti sei abituato».
L'asino lo ascoltò e si ruppe le ossa.

Il contadino poi chiamò il dottore
perché curasse l’asino caduto
e quello gli ordinò di capra il cuore,
fatto in decotto e poi caldo bevuto.

Quello la capra uccise risoluto
pur di curare l’asino caduto,
la capra ingannatrice d’animali
fu vittima così dei propri mali.

Mimmo Mòllica ©

Chi mette in essere inganni contro gli altri diventa l'artefice dei propri mali. Esopo tra le sue bellissime favole (VI secolo a.C.) narra di un tale che teneva nella stalla una capra e un asinello. La capra, che era invidiosa dell'asino, perché gli davano molto da mangiare, andava dicendogli che lo maltrattavano, ora facendogli girare la macina, ora caricandolo di pesi. Perciò lo consigliava di fingersi epilettico e di lasciarsi cadere in un fosso, se voleva sottrarsi alle fatiche.
L'asino le diede retta: si buttò giù e si ruppe le ossa. Allora il padrone chiamò il veterinario e gli chiese un rimedio. Questi ordinò che gli facessero un'infusione di polmone di capra. Così, per curare l'asino, uccisero la capra.

06/06/2020

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