Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

«Filastrocca della capra e l'asino» di Mimmo Mòllica

Mimmo Mòllica mette in versi e rime la ‘Favola della capra e l’asino’ di Esopo, la cui morale è ammonitrice: chi mette in essere inganni contro gli altri diventa artefice dei propri mali. Esopo (VI secolo a.C.) esorta a non dare retta agli adulatori e agli ingannatori, ma al contempo ammonisce gli stessi mestatori.





«Filastrocca della capra e l'asino»

Un tale avea una capra e un asinello,
la capra era invidiosa di quel ciuccio,
credeva che lui fosse un po’ più bello
e di mangiar di meno era il suo cruccio.

Allora prese a dirgli: «Non lo vedi?
Tu vieni maltrattato e lo sopporti,
devi girar la macina, là in piedi,
stracarico dei pesi che trasporti».

Così gli consigliò: «Datti malato,
prova a cadere dritto in una fossa
scansando i pesi cui ti sei abituato».
L'asino lo ascoltò e si ruppe le ossa.

Il contadino poi chiamò il dottore
perché curasse l’asino caduto
e quello gli ordinò di capra il cuore,
fatto in decotto e poi caldo bevuto.

Quello la capra uccise risoluto
pur di curare l’asino caduto,
la capra ingannatrice d’animali
fu vittima così dei propri mali.

Mimmo Mòllica ©

Chi mette in essere inganni contro gli altri diventa l'artefice dei propri mali. Esopo tra le sue bellissime favole (VI secolo a.C.) narra di un tale che teneva nella stalla una capra e un asinello. La capra, che era invidiosa dell'asino, perché gli davano molto da mangiare, andava dicendogli che lo maltrattavano, ora facendogli girare la macina, ora caricandolo di pesi. Perciò lo consigliava di fingersi epilettico e di lasciarsi cadere in un fosso, se voleva sottrarsi alle fatiche.
L'asino le diede retta: si buttò giù e si ruppe le ossa. Allora il padrone chiamò il veterinario e gli chiese un rimedio. Questi ordinò che gli facessero un'infusione di polmone di capra. Così, per curare l'asino, uccisero la capra.

06/06/2020

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