"Non si dice più fallito": dalla Legge "Salvasuicidi", alti rappresentanti a Mazara del Vallo per la vita degli stessi imprenditori

  "Non si dice più fallito": dalla Legge "Salvasuicidi" ad oggi. Incontro nazionale a Mazara del Vallo.  Sabato 11 ottobre, al CineTeatro Rivoli, la II edizione del convegno “Il ruolo del Codice della Crisi nel rilancio dell’economia italiana” 7 ott 2025 -  Per la seconda volta  Mazara del Vallo , in provincia di Trapani, si trasformerà in un luogo di confronto tra alti rappresentanti del mondo delle istituzioni, magistrati, avvocati, professionisti e accademici per affrontare un tema cruciale per la sopravvivenza delle aziende e per la vita degli stessi imprenditori che, grazie alle nuove normative, conosciute con il termine giornalistico di “Legge salvasuicidi”, non devono più subire il peso di sentirsi chiamare "falliti". Sabato 11 ottobre, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:30, il  CineTeatro Rivoli  accoglierà la II edizione del convegno “Il ruolo del Codice della Crisi nel rilancio dell’economia italiana”, un evento fortemente voluto e o...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro» di Mimmo Mòllica

Mimmo Mòllica mette in versi e rime «La gallina dalle uova d'oro», favola di  Esòpo del VI secolo a.C., universalmente viva nella letteratura mondiale. E' a tutti nota la vicenda del contadino che teneva nel suo pollaio una gallina davvero speciale perché faceva un uovo al giorno tutto d’oro. Così come noti sono l'epilogo e la morale: l’avido e incontentabile contadino rimase senza niente in mano. Chi troppo vuole...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro»

La gallinella dalle uova d'oro
era tenuta da un tale nel pollaio,
“nel ventre avrà di certo un gran tesoro”
pensava il tale, forse anche un migliaio.

Per farne incetta lui le tirò il collo
ma non trovò nient'altro che interiora.
Finì per fare ridere anche il pollo
e uova d’oro non ne avrà più ora.

Chi per proverbio ha detto “chi si accontenta gode”
merita dieci e pure con la lode.
Accontentarsi di ciò che ognuno ha
è buona norma, domani non si sa.
Chi per avidità l’uovo respinge,
chi troppo vuole proprio nulla stringe.

Mimmo Mòllica ©
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Le Favole morali scritte da Esòpo risalgono al VI secolo a.C., ma rimangono universalmente vive nella letteratura mondiale. Esòpo è l'iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Le "Favole di Esòpo" costituiscono una raccolta di 358 favole, componimenti brevi nei quali gli animali protagonisti vengono personificati allo scopo esplicito di comunicare una morale.
L’intento è quello di educare i giovani ai valori della vita, a rifuggire i pericoli e le cattive azioni, comportandosi nel giusto modo. Le varie metafore e le trasfigurazioni sono atte a rappresentare la vita di tutti i giorni. Le favole di Esòpo sono state riproposte da Fedro e in seguito da Igino.

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