Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro» di Mimmo Mòllica

Mimmo Mòllica mette in versi e rime «La gallina dalle uova d'oro», favola di  Esòpo del VI secolo a.C., universalmente viva nella letteratura mondiale. E' a tutti nota la vicenda del contadino che teneva nel suo pollaio una gallina davvero speciale perché faceva un uovo al giorno tutto d’oro. Così come noti sono l'epilogo e la morale: l’avido e incontentabile contadino rimase senza niente in mano. Chi troppo vuole...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro»

La gallinella dalle uova d'oro
era tenuta da un tale nel pollaio,
“nel ventre avrà di certo un gran tesoro”
pensava il tale, forse anche un migliaio.

Per farne incetta lui le tirò il collo
ma non trovò nient'altro che interiora.
Finì per fare ridere anche il pollo
e uova d’oro non ne avrà più ora.

Chi per proverbio ha detto “chi si accontenta gode”
merita dieci e pure con la lode.
Accontentarsi di ciò che ognuno ha
è buona norma, domani non si sa.
Chi per avidità l’uovo respinge,
chi troppo vuole proprio nulla stringe.

Mimmo Mòllica ©
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Le Favole morali scritte da Esòpo risalgono al VI secolo a.C., ma rimangono universalmente vive nella letteratura mondiale. Esòpo è l'iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Le "Favole di Esòpo" costituiscono una raccolta di 358 favole, componimenti brevi nei quali gli animali protagonisti vengono personificati allo scopo esplicito di comunicare una morale.
L’intento è quello di educare i giovani ai valori della vita, a rifuggire i pericoli e le cattive azioni, comportandosi nel giusto modo. Le varie metafore e le trasfigurazioni sono atte a rappresentare la vita di tutti i giorni. Le favole di Esòpo sono state riproposte da Fedro e in seguito da Igino.

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