Violenza contro le donne: da ex partner più diffuse al Sud e nel Centro (4,9% e 4,7%)

Istat. L’Indagine sulla violenza contro le donne - denominata “Sicurezza delle donne” - è lo strumento di  rilevazione che, attraverso interviste rivolte a un campione rappresentativo di donne, permette di conoscere l’ammontare delle vittime della violenza maschile, includendo anche le esperienze subite e mai denunciate alle autorità (“sommerso della violenza”). Le violenze da partner attuale sono più diffuse al Sud e nel Centro (rispettivamente 2,0% e 1,8%), così come quelle subite da ex partner (rispettivamente 4,9% e 4,7%). 22/11/2025 - Sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (a partire dai 16 anni di età). Il 18,8 ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne. Il 26,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciu...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro» di Mimmo Mòllica

Mimmo Mòllica mette in versi e rime «La gallina dalle uova d'oro», favola di  Esòpo del VI secolo a.C., universalmente viva nella letteratura mondiale. E' a tutti nota la vicenda del contadino che teneva nel suo pollaio una gallina davvero speciale perché faceva un uovo al giorno tutto d’oro. Così come noti sono l'epilogo e la morale: l’avido e incontentabile contadino rimase senza niente in mano. Chi troppo vuole...

«Filastrocca della gallina dalle uova d'oro»

La gallinella dalle uova d'oro
era tenuta da un tale nel pollaio,
“nel ventre avrà di certo un gran tesoro”
pensava il tale, forse anche un migliaio.

Per farne incetta lui le tirò il collo
ma non trovò nient'altro che interiora.
Finì per fare ridere anche il pollo
e uova d’oro non ne avrà più ora.

Chi per proverbio ha detto “chi si accontenta gode”
merita dieci e pure con la lode.
Accontentarsi di ciò che ognuno ha
è buona norma, domani non si sa.
Chi per avidità l’uovo respinge,
chi troppo vuole proprio nulla stringe.

Mimmo Mòllica ©
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Le Favole morali scritte da Esòpo risalgono al VI secolo a.C., ma rimangono universalmente vive nella letteratura mondiale. Esòpo è l'iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Le "Favole di Esòpo" costituiscono una raccolta di 358 favole, componimenti brevi nei quali gli animali protagonisti vengono personificati allo scopo esplicito di comunicare una morale.
L’intento è quello di educare i giovani ai valori della vita, a rifuggire i pericoli e le cattive azioni, comportandosi nel giusto modo. Le varie metafore e le trasfigurazioni sono atte a rappresentare la vita di tutti i giorni. Le favole di Esòpo sono state riproposte da Fedro e in seguito da Igino.

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