Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

Il Caravaggio di Siracusa/Sgarbi: «Firmo anche io l’appello contro il trasferimento a Rovereto

Il Caravaggio di Siracusa/Sgarbi: «Firmo anche io l’appello contro il trasferimento a Rovereto e rinuncio al prestito. Ma adessomi aspetto che lo restaurino loro e provvedano alla costruzione della teca. Nell’appello premesse false. La Cantarella si contraddice. Sono certo che tra 10 anni saremo qui a parlare ancora della teca e del restauro»

ROMA, 11 giu 2020 – Vittorio Sgarbi firma l’appello contro il trasferimento del «Seppellimento di Santa Lucia» di Caravaggio da Siracusa a Rovereto per una prestigiosa mostra che lo avrebbe messo a confronto con Alberto Burri. Spiega lo storico e critico d’arte: «Rinuncio al prestito e firmo anche io l’appello. Faremo la mostra al Mart con un’altra opera di Caravaggio. Ma adesso – commenta lanciando la sfida ai promotori - mi aspetto che oltre a finanziare il restauro (che attende da 15 anni) e per il quale il Mart di cui sono presidente avrebbe messo 350 mila euro, provvedano, con l’urgenza che le condizioni della tela impongono, alla realizzazione della teca che ripari l’opera dall’umidità del posto in cui si trova adesso, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, che è la principale causa del suo grave deterioramento».

Sgarbi fa un passo indietro ma contrattacca proprio i firmatari dell’appello, segnalandone le contraddizioni, a cominciare da Eva Cantarella: «Sostiene come un eventuale suo trasferimento possa danneggiare l’opera, mentre è ormai acclarato come il danneggiamento sia causato dall’umidità della sede che lo ospita e non dai “viaggi”. Ha firmato un appello che contiene premesse clamorosamente false. Ed è la prova che lo ha firmato senza leggerlo. Ma c’è un paradosso: manifestando la sua contrarietà al trasferimento al Mart, e dunque alla prospettiva del restauro e soprattutto della realizzazione della teca, lo condanna, di fatto, a ulteriori danneggiamenti».

Sgarbi conclude con una profezia: «Vuoi vedere che questi tra 10 anni non avranno fatto nulla e ci ritroveremo a parlare ancora del restauro e della teca?».

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