Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

Politica: cresce la radio, in calo i quotidiani

Tra i media tradizionali cresce la radio, in calo i quotidiani. Se l’utilizzo della televisione accomuna tutti gli strati sociali, il ricorso a radio e carta stampata,così come ad altri strumenti informativi,è diffuso maggiormente tra i più istruiti e tra chi occupa posizioni professionali elevate. 

24/06/2020 - Il 45,1% dei laureati e il 48,6% tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti si informano di politica tramite la radio e, rispettivamente, il 49,9% e il 51,3% tramite i quotidiani. Tra chi ha la licenza elementare il 14,1% usa la radio e il 19,0% i quotidiani quote che salgono a 34,2% e 24,4% tra gli operai.
Anche il ricorso ai canali informali (amici, parenti e, in particolare, colleghi di lavoro) è più frequente tra chi ha alti titoli di studio (rispettivamente 28,9%, 26,4% e 21,0% per chi possiede la laurea o più). Lo scambio di idee con i colleghi di lavoro è più diffuso tra gli impiegati (30,1%) (Tavole 7 e 8 in allegato).
Nel Mezzogiorno il ricorso a mezzi di informazione diversi dalla televisione è decisamente inferiore alla media; in particolare si registra la quota più bassa di uomini e donne che si informano di politica tramite la lettura dei quotidiani (28,8% e 17,5%); tra i canali informali è invece maggiore il ricorso agli amici (35,2% di uomini e 26,3% di donne).

Confrontando i dati del 2019 con quelli del 2014, cala leggermente pur rimanendo prevalente il ricorso alla televisione (dal 90,2% all’89,2%). Si riduce inoltre la lettura di informazioni politiche sui settimanali (dal 9,8% al 7,5%) e, in misura considerevole, sui quotidiani (dal 40,2% al 33,3%). Solo la radio aumenta il suo rilievo per informarsi di politica (dal 30,2% al 32,1%).

Intervengono cambiamenti nelle diverse classi di età. Quotidiani e settimanali sono sempre meno strumenti per informarsi di politica, in particolare per i giovani e le persone delle classi di età centrali, ma anche per la popolazione tra i 55 e i 64 anni di età, che in passato era una utilizzatrice forte. Diminuisce in modo consistente il ricorso alla televisione tra i giovani fino a 24 anni, mentre la radio, a parte i giovanissimi (14-19 anni) è più utilizzata a partire dai 45 anni. Tra i giovani di 18-24 anni continua a crescere il ricorso ad amici, parenti, conoscenti e colleghi di studio o lavoro.
Si tratta di cambiamenti che se da un lato confermano il ruolo preponderante del mezzo televisivo, dall’altro continuano a essere indicativi di una ricerca di fonti di informazione diverse da quelle tradizionali o specialistiche, in particolare tra le giovani generazioni. Una ricerca che nell’ultimo decennio ha visto l’emergere di Internet come fonte di informazione.

Oltre 15 milioni di persone si informano di politica tramite Internet
Nel 2019, 15 milioni e 800 mila persone di 14 anni e più (30,1% del totale) si informano di politica tramite Internet (42,2% di chi si informa di politica). Tra coloro che si informano più frequentemente di politica (almeno una volta a settimana) quasi la metà (47,7%) utilizza Internet(Tavola 9 in allegato).
La maggiore familiarità con il web dei giovani si conferma anche nelle modalità di partecipazione politica. Il 70% dei 14-24ennisi informa di politica almeno una volta a settimana anche tramite Internet, quota che scende sotto al 20% tra le persone di 65 anni e più. Il divario di genere è presente in tutte le fasce di età, ad eccezione di quella dei giovani adulti (25-34 anni).

L’utilizzo di Internet come canale di informazione politica aumenta al crescere del titolo di studio. Nella popolazione di 14 anni e più è molto elevato il divario tra laureati e chi ha conseguito la licenza media (67,8% contro 29,8%) e si mantiene costante in tutte le classi di età, anche tra le persone di 25-44 anni (75,9% contro 36,6%). Analoghe differenze per livello di istruzione si osservano tra quanti si informano di politica almeno una volta alla settimana attraverso Internet (Tavola 11 in allegato).
L’uso di Internet per l’informazione politica è più diffuso al Centro-nord (44% circa) rispetto al Sud (37,8%) e alle Isole (41,4%). Valori superiori alla media si registrano tra i residenti dei comuni di maggiori dimensioni (dai 50 mila abitanti in su), soprattutto quelli delle aree metropolitane (il 48% circa della popolazione di 14 anni e più si informa di politica tramite internet e il 53% circa lo fa almeno una volta a settimana) (Tavola 10 in allegato).

Tra il 2014 e il 2019 la percentuale di persone che si informano di politica anche attraverso Internet è aumentata dal 27,7% al 42,2% (Tavole 9 e 9.1 in allegato).Ancora più marcato è l’incremento di quelli che si informano più frequentemente di politica (almeno una volta a settimana), passati dal 31,3% al 47,7%.




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