Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

Strage di via D’Amelio: assordante silenzio dopo la requisitoria del Procuratore Paci

Strage di via D’Amelio – L’assordante silenzio dopo la requisitoria del Procuratore Gabriele Paci. “Nell'inchiesta sulle stragi di Capaci e via D’Amelio rimangono punti oscuri che ancora impediscono di fare luce sulle ambiguità, sui misteri che ancora permangono nonostante i tanti processi celebrati nella ricostruzione di queste vicende. Forse sarebbe il momento di dire la verità.

Palermo, 21 giugno 2020 - Sono state queste le parole pronunciate a Caltanissetta, al palazzo di giustizia, innanzi alla Corte d’Assise, dal Pubblico Ministero, Gabriele Paci, impegnato nella requisitoria al processo a carico del latitante Matteo Messina Denaro, imputato di essere stato tra i mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio”.
Lo afferma Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei Familiari di vittime innocenti di mafia, dell’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”.
“Il magistrato ha citato l’ex pentito Vincenzo Calcara, illustrando le ragioni per le quali, nonostante avesse chiesto di essere escusso nel corso del processo, non è stato sentito.

Poche parole – continua Giuseppe Ciminnisi - per mettere a nudo una verità che non si comprende per quale ragione debba essere coperta dall’omertoso silenzio di quell’antimafia parolaia – e da una certa stampa che si autodefinisce antimafia - che delle passerelle ha fatto la propria ragione di esistere: l’ipotesi di un depistaggio antecedente alle stragi!
Come familiari di vittime innocenti di mafia, ci sentiamo traditi. Ci sentiamo traditi dal fuoco amico di chi in questi anni ha evidentemente fatto finta di chiedere verità e giustizia, e oggi, con un’assordante silenzio, continua a rendersi complice di un eventuale depistaggio più grave di quello messo in atto dal falso pentito Vincenzo Scarantino. Un depistaggio funzionale al compimento delle stragi.

Nell’esprimere la nostra vicinanza ai familiari del Giudice Borsellino, in particolare alla Dottoressa Fiammetta Borsellino che con grande coraggio e determinazione continua a chiedere che venga fatta piena luce sul depistaggio sulla strage di via D’Amelio e sulle responsabilità di chi se ne rese complice, vogliamo auspicare che le parole pronunciate dal Dottor Paci, siano prodromiche alla spiegazione di quelle tante vicende e a quel punto d’interesse per future indagini alle quali ha fatto riferimento il magistrato.

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