Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Usare la mascherina nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l'uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti): un piccolo fastidio, un grande aiuto
Palermo, 27 luglio 2020 - "Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina nei luoghi all'aperto frequentati, usarla sempre nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l'uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti). Tutto questo può costituire un piccolo fastidio, ma ci dà un grande aiuto nel tenere bassa la probabilità del contagio. Confidiamo perciò nel senso di responsabilità di ognuno - soprattutto dei giovani - e nella accurata vigilanza delle Forze dell'ordine. Vorremmo evitare di adottare nei prossimi giorni misure restrittive, ma non ci sentiamo di escluderle".
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a proposito degli affollamenti verificatisi negli ultimi giorni in molte città dell'Isola.
"In Sicilia è emergenza senza tregua sugli sbarchi. E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell'Isola. C'è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti!"
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
"Nei mesi scorsi - prosegue il governatore - si sarebbe dovuto attivare un'azione politica i cui mancati effetti oggi li paga la Sicilia. E l'Europa? Zitta e silente. Lo ribadirò mercoledì alla commissione Schengen che mi audirà con i colleghi Santelli e Solinas. E ribadirò che intravedo occhi sgargianti in chi si sfrega le mani per gestire un nuovo business dell'accoglienza, che magari diventerà il business della quarantena. Così non si va lontano. Forse è il caso che un vertice in Sicilia lo convochi direttamente il premier Conte. Lo aspettiamo. Intanto oggi hotspot pieno a Lampedusa e migranti in arrivo a Pozzallo. A flotte e senza tregua".
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