Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

De Andrè, i Carabinieri e le mele marce

I versi originali della canzone Bocca di Rosa furono sostituiti, forse dietro "cortesi pressioni dell'Arma"  in "Il cuore tenero non è una dote / di cui sian colmi i Carabinieri...". Ora la cronaca racconta i fatti avvenuti a Piacenza, nella caserma Levante, sotto sequestro per fatti di "gravità inaudita". Una vicenda di infedeltà e corruzione che coinvolge proprio i Carabinieri. Lo stesso Comandante Generale Giovanni Nistri ha parlato di “indegnità”: nella canzone di De Andrè il Generale Nistri  sarebbe il carabiniere in “alta uniforme”, escluso dalla ‘categoria’ di coloro che spesso "al proprio dovere vengono meno".

24/07/2020 - Controversa è la canzone o controversa è la realtà? Nel 1967 Fabrizio De Andrè pubblicava Bocca di Rosa, ballata scritta con Gian Piero Reverberi, ottenendo il disco di platino per avere venduto più di 50 mila copie: storia di una prostituta e di un paese, ma pure di preti, mogli e carabinieri. Storia di (mal)costume. I versi originali della canzone ("Spesso gli sbirri e i Carabinieri / al proprio dovere vengono meno / ma non quando sono in alta uniforme / e l'accompagnarono al primo treno") furono cambiati, (forse dietro "cortesi pressioni dell'Arma dei Carabinieri") in "Il cuore tenero non è una dote / di cui sian colmi i Carabinieri / ma quella volta a prendere il treno / l'accompagnarono malvolentieri".
Ora la cronaca racconta i fatti avvenuti a Piacenza, nella caserma Levante di via Caccialupo, messa sotto sequestro (per la prima volta in Italia) per fatti di "gravità inaudita".

Una vicenda di infedeltà e corruzione che coinvolge proprio i Carabinieri che si sarebbero fatti corrompere e perfino durante il lockdown avrebbero portato avanti comportamenti per i quali lo stesso Comandante Generale, Giovanni Nistri, ha parlato di “indegnità” nell'indossare quella divisa: nella vicenda di Piacenza alcuni carabinieri sono accusati, tra l’altro, di traffico di droga, estorsioni e tortura.
Ecco, il Generale Nistri nella canzone di De Andrè sarebbe il carabiniere in “alta uniforme”, escluso dalla ‘categoria’ di “sbirri e carabinieri che (spesso) al proprio dovere vengono meno”.
Spesso o di rado?
In proposito è Ilaria Cucchi a prendere la parola, come riferisce la stampa di  oggi: «Un fatto enorme e gravissimo che ricorda la vicenda di mio fratello Stefano», afferma Ilaria Cucchi, commentando l’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. E aggiunge: «Basta parlare di singole mele marce, i casi stanno diventando troppi. Il problema è nel sistema: mi vengono in mente i tanti carabinieri del nostro processo che vengono a testimoniare contro i loro superiori e mi chiedo con quale spirito lo facciano…».

Alla testimonianza di Ilaria fa eco quella di Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, il ragazzo diciottenne morto nel 2005 per un'azione «sproporzionatamente violenta e repressiva» da parta dei poliziotti che lo avevano fermato, deceduto per la pressione esercitata dagli stessi poliziotti nel tentativo di immobilizzarlo.
Patrizia Moretti così scrive su Twitter: «Quanti cesti di mele marce abbiamo accumulato?».
Quanti?

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