1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Disabilità psichiatrica e psicosociale: un Osservatorio per valutarne l'impatto

Inps: Presentazione Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale per valutare e monitorare l’impatto che tali patologie generano sul “sistema Paese”

Roma, 8 luglio 2020 - Il Coordinamento generale medico legale dell’Inps ha presentato oggi - tramite
collegamento in videoconferenza - l’Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale in ambito assistenziale e previdenziale, il cui scopo è di valutare e monitorare l’impatto che tali patologie generano sul “sistema Paese” e coinvolgere Centri di ricerca universitari, Istituzioni del settore sanitario e sociale e i principali stakeholder nazionali. Le malattie psichiatriche nell’ultimo decennio hanno avuto una costante crescita dal punto di vista epidemiologico, con conseguente aumento del “peso globale” e dell’impatto sulla salute pubblica e sui principali aspetti sociali, umani ed economici delle Nazioni, ed è in costante aumento anche il trend dei riconoscimenti sanitari delle
prestazioni a carico dell’Inps per disturbi psichici, con una tendenza equiparabile solo a quella delle neoplasie. Le patologie psichiatriche costituiscono infatti il gruppo nosologico più numeroso, secondo soltanto alle malattie neoplastiche, e l’andamento epidemiologico è in costante aumento attestandosi al 21% del totale delle patologie, per un carico economico che supera i 3 miliardi di euro annui.

Importante anche l’impatto sul mondo del lavoro: secondo una stima dell’OCSE, un
lavoratore su 5 soffre di disagio mentale diagnosticato, e i più esposti sono i giovani
adulti. Tre lavoratori su quattro con disturbi mentali hanno una produttività lavorativa
ridotta, caratterizzata da prolungate assenze sul luogo di lavoro che generano un
importante onere sociale ed economico a carico dei Paesi maggiormente
industrializzati.

A riguardo, il Presidente Pasquale Tridico, nel suo intervento introduttivo ai lavori, ha
evidenziato “la rilevanza strategica dell’Inps nel suo ruolo di protagonista nello studio
degli effetti socioeconomici determinati dalle malattie psichiatriche”, e ha proseguito
ricordando che ”l’Istituto si occupa di protezione sociale in un momento in cui la
principale percezione è purtroppo l’insicurezza sociale. Il progetto si innesta nel ruolo
proprio dell’Istituto che è al servizio dei cittadini, ed oggi più che mai, essere al
servizio dei cittadini ha una valenza particolare”. Infine, ha ringraziato tutti i
dipendenti “per il grande lavoro al servizio dell’Inps e di conseguenza del Paese”.

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ufficio.stampa@inps.it
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È stata poi la volta del Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Stanislao Di Piazza con delega alle politiche sociali, per il quale “è fondamentale
pensare un nuovo tipo di welfare”, aggiungendo poi che “quello trattato oggi è un
tema di straordinario interesse” in quanto “la tutela della salute mentale deve
diventare uno degli obiettivi cruciali della strategia per contrastare i danni
dell’epidemia”.
Raffaele Migliorini, responsabile del coordinamento generale medico legale, ha voluto
invece ricordare la tradizione medico legale dell’Istituto e l’aspetto dicotomico della
sua attività, in osservanza dell’articolo 38 della Costituzione, il quale prevede la
distinzione di due canali per l’attuazione del sistema di sicurezza sociale, assistenza
e previdenza. Inoltre, ha evidenziato come la banca dati statistico-epidemiologica
dell’Istituto possa, tramite un approccio multidisciplinare con gli altri attori coinvolti
nell’Osservatorio, fornire un utile implementazione al modello organizzativo
gestionale di un welfare sempre più sensibile alle tematiche della disabilità
psichiatrica e psicosociale.

Di seguito le fasi in cui si divide il progetto:

PRIMA FASE
Istituire di un Tavolo Tecnico, con la partecipazione di:
a) Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
b) Ministero della Salute
c) INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – Coordinamento Generale
Medico Legale, Direzione Centrale Inclusione sociale e Invalidità Civile, Direzione
Centrale Pensioni, Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali, Direzione Centrale
Tecnologia, informatica e innovazione)
d) SIP (Società Italiana di Psichiatria)
e) CEIS (Centre for Economic and International Studies – Università Tor Vergata)
f) CNOP (Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi)
g) Società scientifiche di psicoterapia maggiormente rappresentative
h) ANOSER (Associazione Nazionale Operatori Sociali Esperti Ratione Materiae)
con il fine di:
a) Costituire un Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale, che consenta
di studiare il fenomeno dal punto di vista epidemiologico, sociale ed economico e di
pianificare attività di ricerca in questi ambiti, anche attraverso l’interconnessione
delle banche dati

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b) Definire Linee Guida valutative medico legali in ambito assistenziale e
previdenziale relativamente ai disturbi mentali

c) Valutare l’opportunità di una implementazione del modello organizzativo-
gestionale per la disabilità psichiatrica e psicosociale.

SECONDA FASE
Aggiornamento continuo da realizzare attraverso un Congresso Nazionale Annuale,
con la partecipazione delle Istituzioni coinvolte, per sensibilizzare l’opinione pubblica
sul tema della disabilità psichiatrica e delle persone fragili in genere.

TERZA FASE
Redigere un Rapporto annuale dell’Osservatorio sullo stato della disabilità psichiatrica
e psicosociale in Italia.

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