Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

Musumeci su sfondo rosso, la “comunicazione” preterintenzionale (?)

Volantino con Musumeci su sfondo rosso. Di Paola e la “comunicazione” …preterintenzionale (?)

Palermo, 21/07/2020 - “Un semplicissimo ragionamento: o il collega Di Paola è un ottimo comunicatore o non lo è – spiega Giorgio Assenza in merito all’affaire del volantino che riproduce il volto di Musumeci, sfrangiato su uno sfondo rossastro, nella sua richiesta di dimissioni al presidente della Regione – Se lo è, ha ottenuto il proprio scopo di appiccicare un messaggio più che negativo all’effige di Musumeci e, allora, siamo in piena malafede oppure il risultato è preterintezionale, quindi Di Paola è un comunicatore scarso ché- non raggiunge gli obietti cercati”.

“A me viene comunque in mente il pensiero del sociologo e antropologo Pierre Bourdieu quando spiega il suo concetto di violenza simbolica e dice che questa fa presa nella maggioranza degli individui i quali in una immagine vedono al di là dell’immagine stessa poiché questa gran parte della popolazione non è solita leggere. Questo significa che si affida ai titoli (bene che vada) all’immagine (più comodamente) esagerandola nella propria percezione, esattamente come il comunicatore intendeva accadesse. Un esempio per tutti, mi si passi l’ardire – conclude Assenza – le trasparenze che fanno apparire un soggetto ancor più svestito di uno nudo. Quindi, non so se fare i complimenti al deputato grillino, considerandolo, in malafede o a questi dare la mia solidarietà visto che, malgrado il proprio ruolo, non ha ancora imparato a comunicare”.







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