Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Maresciallo dei Carabinieri arrestato per trasferimento fraudolento di valori a Messina

Messina, 13 agosto 2020 - I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina – D.D.A., nei confronti di BONAFFINI Antonino, BONAFFINI Filippo e BONAVOLONTÀ Salvatore, quest’ultimo Maresciallo dei Carabinieri in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria presso la citata Procura, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di trasferimento fraudolento di valori (art. 512 bis c.p.).
Le indagini sulla vicenda sono state condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di
Messina su delega della Procura Distrettuale.

Il reato contestato risale al maggio 2018, quando al fine di realizzare una speculazione immobiliare,
il BONAFFINI Antonino, detto “Ninetta” e il BONAVOLONTÀ costituirono una società, di cui
entrambi erano soci occulti, attribuendo fittiziamente la titolarità delle quote di capitale a dei
prestanome, tra cui il BONAFFINI Filippo, con l’intenzione di eludere le disposizioni di legge in
materia di misure di prevenzione patrimoniale o di agevolare la commissione dei delitti di
ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. All’epoca dei
fatti, il BONAFFINI Antonino era già stato sottoposto ad una misura di prevenzione patrimoniale
ed era gravato da una pesante condanna in primo grado per traffico di sostanze stupefacenti.

Il BONAFFINI Antonino e il BONAVOLONTÀ Salvatore sono stati associati agli arresti
domiciliari mentre al BONAFFINI Filippo è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione
alla polizia giudiziaria. Quest’ultimo è anche indagato di danneggiamento seguito da incendio per
avere dato fuoco, nel settembre 2018 e in concorso con due minorenni, a due pescherecci collocati
sulla spiaggia antistante il lungomare di Spadafora.

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