Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

“Revenge Porn”: divulgava sui social video sessualmente espliciti, arrestato dai CC di Patti

Patti (Me): “Revenge Porn” un arresto dei Carabinieri su Ordinanza cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Patti.

Patti (Me), 5 ago 2020 - I Carabinieri della Compagnia di Patti hanno arrestato il cittadino libanese YAGHI AHMED, 41 enne, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, poiché gravemente indiziato dei reati di atti persecutori aggravati, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, diffamazione aggravata, violenza privata e molestie, ai danni di una donna. In particolare, a seguito della richiesta di aiuto della vittima che ha denunciato i fatti al comando Stazione del suo comune, i carabinieri hanno accertato che l’indagato, in più circostanze, con avvisi telefonici alla donna ed ai familiari di questa, divulgava sulla rete internet e su varie piattaforme telematiche immagini che la ritraevano in atteggiamenti intimi a contenuto sessualmente esplicito, senza il consenso della vittima. 

L’uomo, inoltre, sui più noti social networks creava falsi profili riconducibili alla donna, facendola apparire disponibile ad incontri sessuali con sconosciuti e attribuendole relazioni con uomini sposati. Tali condotte reiterate nel tempo hanno ingenerato nella vittima un perdurante stato di ansia, di timore e prostrazione morale. Si tratta di uno dei primi casi in cui questa tipologia di reato è stato accertato nella provincia di Messina.

Le risultanze investigative emerse dalle indagini dei Carabinieri sono state poste all’attenzione della
Procura della Repubblica di Patti, guidata dal Dott. Angelo Cavallo ed il sostituto Procuratore Dott.ssa Federica Urban ha richiesto il provvedimento cautelare, emesso a firma del Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Eugenio Aliquò.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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