Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Apertura anno scolastico, la lettera della Ministra Lucia Azzolina

Il messaggio che la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha inviato questo pomeriggio ai docenti, ai dirigenti, agli Ata, a tutto il personale delle scuole italiane, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2020/2021.

Roma, 31 ago 2020 - Carissimi, da domani prenderà il via formalmente l’anno scolastico. Quello che stiamo per vivere è un inizio davvero particolare: tutti Voi, Docenti, Dirigenti, Personale ATA, siete ben consapevoli del fatto che stiamo per scrivere, insieme, un capitolo nuovo e determinante nella storia della nostra scuola.
Siate innanzitutto fieri del lavoro fin qui svolto.
Veniamo da mesi difficili in cui, come comunità scolastica, abbiamo dovuto reagire ad una pandemia che ha colto il mondo di sorpresa, travolgendolo. Abbiamo affrontato un evento inatteso e davvero doloroso per noi che viviamo del contatto con gli studenti: la sospensione delle attività didattiche in presenza. La didattica a distanza, nonostante le difficoltà, ha tenuto vivo il legame con le nostre ragazze e con i nostri ragazzi. Insieme poi, a giugno, abbiamo riaperto i nostri Istituti, per la prima volta, per lo svolgimento degli Esami di Stato delle scuole secondarie di secondo grado. In molti avevano messo in dubbio la nostra capacità di organizzarli in presenza, allarmando su possibili fughe di commissari e presidenti di commissione. In pochi hanno poi voluto raccontare con quale
spirito di servizio la scuola tutta abbia gestito senza alcuna criticità una prova che resterà nella storia e nel cuore di studentesse e studenti. Anche di questo non posso che ringraziarvi uno per uno.

A breve le scuole riapriranno le porte a tutti. Prima con i percorsi di recupero degli
apprendimenti, che andranno avanti anche durante l’anno per garantire a ciascuno
studente la preparazione di cui ha bisogno, poi con le lezioni vere e proprie.
Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore
attenzione agli aspetti sanitari. Non era mai successo prima. So che c’è preoccupazione, è
comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun
trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato
così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione.
***
Già a giugno è stato varato il Piano per la ripartenza di settembre, preparato insieme
ai tanti attori del sistema scolastico e istituzionale. Da allora non ci siamo mai fermati.
Abbiamo collaborato con le autorità sanitarie per avere regole condivise. E se queste si
sono evolute nel corso dell’estate è perché il quadro di una pandemia non è una
fotografia, non è statico, e al mutare delle condizioni la politica può e deve prendere
nuove decisioni. Lo abbiamo fatto. Oggi abbiamo regole chiare, tra le più rigorose in
Europa.
Abbiamo stanziato risorse per l’edilizia leggera - so che in molte delle vostre scuole
proprio in questi giorni si stanno completando gli interventi - risorse per i dispositivi di protezione, per predisporre quella logistica che consentirà di evitare assembramenti
proteggendo la salute di tutti, per acquistare dispositivi digitali, connettività, libri e kit
didattici per i meno abbienti.
Daremo alle scuole 2,4 milioni di banchi nuovi monoposto. Uno strumento per
distanziare i ragazzi, per la sicurezza, ma anche un investimento sul futuro: lo Stato non
era mai intervenuto così massicciamente sugli arredi. Abbiamo letto di tutto su questi
banchi. Il dibattito è stato a tratti surreale, lasciatemelo dire. Ma chi insegna, dirige una
scuola o ci lavora, come voi, sa che queste dotazioni saranno importantissime per i nostri
studenti, non solo per la loro sicurezza oggi, ma anche per offrire la possibilità di
rinnovare la didattica domani. In questi giorni, poi, il Commissario straordinario sta
consegnando gel e mascherine nelle scuole. Fornirà tutto lo Stato.

Nonostante l’emergenza abbiamo digitalizzato e accelerato le procedure di
assunzione, quelle per l’assegnazione delle supplenze, una novità che modernizza il
sistema. Svolgeremo a breve concorsi per 78 mila posti che rafforzeranno il nostro
organico, fra cui quelli per le secondarie, molto attesi data la carenza di insegnanti. Avrei
voluto farli prima, è noto. Ma li faremo presto e credo che una volta per tutte il Paese
debba ragionare su un modello stabile di reclutamento. Ai nostri studenti servono
certezze, e le certezze si costruiscono a partire dai loro insegnanti. E lo faremo a
cominciare dal sostegno, vera emergenza su cui, con il Ministro dell’Università e della
Ricerca, abbiamo impresso una prima accelerazione aumentando il numero dei posti per
le specializzazioni.

https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Lettera+al+personale+scolastico+in+occasione+dell%27avvio+dell%27a.s.+2020-2021+postCom2.pdf/15bca467-1170-298e-a027-86aa9a01e2c8?version=1.0&t=1598890437538

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