Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

Le Vie dei Tesori: 8000 visitatori in 80 siti di sette città, Bagheria la più frequentata

Crescono i numeri de Le Vie dei Tesori che chiude il secondo weekend. Ottomila visitatori a piccoli gruppi in ottanta siti di sette città. Bagheria la più frequentata, tallonata da Trapani. Tra Marsala e Mazara la differenza è di un solo visitatore. Sambuca raddoppia i numeri. A Messina e Caltanissetta boom delle passeggiate fuori porta. Prossimo e ultimo weekend 26 - 27 settembre


PALERMO, 21.09.2020. Le Vie dei Tesori cresce. I visitatori di questo secondo weekend nelle sette città siciliane sono oltre ottomila; il pubblico, sempre molto rispettoso delle norme di sicurezza, ha riempito le passeggiate, tutte sold out – tanto che si aggiungeranno visite nel prossimo e ultimo weekend -, ma ha anche privilegiato i siti di solito chiusi al pubblico o appena ritrovati. Bagheria, al debutto nel Festival, si conferma la città più frequentata e supera di nuovo le duemila presenze, tallonata da vicino da Trapani.
Balzi in avanti, comunque, di tutte, città e borghi, a Sambuca i numeri sono di fatto raddoppiati. Testa a testa tra Marsala e l’altra debuttante, Mazara del Vallo: la differenza tra le due è di un solo visitatore, 952 per la cittadina che ha concentrato l'attenzione sullo Stagnone e l'isola di Mozia, 951 per la “collega” multiculturale che ha visto soprattutto mazaresi alla riscoperta della loro città, e che si prepara a un ultimo weekend scoppiettante con siti che aprono in notturna. Numeri in crescita anche a Messina, dove il pubblico è sciamato soprattutto nei siti fuori porta – la vera novità di quest’anno – e a Caltanissetta dove si sta lavorando alla replica della passeggiata sul percorso delle miniere (andata esaurita in pochissime ore) e all’apertura in notturna della chiesa di San Sebastiano con la sua cripta ritrovata.

Ed eccoci ai siti più amati, ogni città – dove il festival ha il supporto di UniCredit - ha i suoi, seppure con ingressi contingentati e a piccoli gruppi, attenti alle misure di sicurezza. Tantissimi i giovani e molte le coppie, in gran parte siciliani o italiani, pochi turisti stranieri. A Bagheria la preferenza va ai palazzi nobiliari: dal Museo Guttuso a Villa Cattolica al salone Borremans a Palazzo Butera a Villa Ramacca di solito chiusa se non per eventi. A Trapani Villa Aula è la vera sorpresa di questa edizione: ha superato nel gradimento persino la Torre della Colombaia, finora il sito più amato per due anni di seguito; anche palazzo Milo è stato molto apprezzato. A Marsala le esperienze sullo Stagnone sono tutte sold out, in centro i visitatori continuano a preferire Palazzo VII aprile con la sua terrazza mozzafiato, i percorsi ipogeici di Santa Maria della Grotta e la visita tra le botti centenarie delle Cantine Pellegrino. A Mazara la straordinaria chiesa di San Francesco appena riaperta è una bellissima scoperta, ma i mazaresi sono finalmente rientrati anche a Sant’Ignazio, seppure diruta, e hanno riscoperto quel “gioiello del popolo” che è il Teatro Garibaldi. 

A Messina ha funzionato la proposta del festival e il pubblico ha raggiunto il Villaggio fantasma di Massa San Nicola, poi l’onnipresente Forte San Salvatore affacciato sullo Stretto e gli eleganti giardini di Villa Stefania. Caltanissetta ha aperto la chiesa e la cripta di San Sebastiano (e il prossimo weekend replicherà con aperture in notturna), ma sono piaciuti molto anche il futurista ex Palazzo delle Poste e il Palazzo del Carmine con il “teatro meccanico” Regina Margherita. Il borgo di Sambuca ha raddoppiato i suoi visitatori: eccoli tra i reperti archeologici di Palazzo Panitteri, tra gli stucchi barocchi di Santa Caterina (dove furono create le “Minne di Vergini”), o sottoterra, nelle antiche Purrere.

Il terzo e ultimo weekend – il 26 e 27 settembre – vedrà aggiungersi il borgo di Naro, alla sua seconda esperienza de Le Vie dei Tesori: sette luoghi da scoprire e due passeggiate tra i vicoli medievali e barocchi della “Fulgentissima”.

Commenti