Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Incendi: basta emergenza in mancanza di interventi di prevenzione

Incendi: basta con l'emergenza in mancanza di interventi di prevenzione l'assessore Cordaro si dimetta.

Palermo 31.08.20. Anche quest'anno ettari di patrimonio boschivo vanno in fumo e con essi l'ossigeno che respiriamo, la capacità di trattenere le acque che rimpinguano le falde, di contenere le frane ed il dilavamento del suolo accelerando senza speranza la desertificazione dell'Isola. Vanno in fumo anche parecchie decine di milioni di euro sottratti ai bilanci dello Stato e della Regione per interventi di emergenza, canadair 15.000 euro l'ora, elicotteri 5000 euro l'ora, senza che la politica risolva in maniera strutturale una catastrofe ambientale che avrà conseguenze incalcolabili nel futuro prossimo, magari mettendo a frutto quegli stessi denari che bruciamo ogni anno per attuare leggi già scritte e misure efficaci già sperimentate.

Davanti a questa devastazione risulta difficile continuare a credere che si tratti di piromani della domenica. Le modalità di diffusione degli eventi criminali sembrerebbero piuttosto portate da persone ben istruite nell'intento di distruggere scientificamente, appiccando più focolai nelle giornate in cui le fiamme possono propagarsi meglio, e nella notte, in modo che l'intervento possa cominciare dall'alba, quando è ormai troppo tardi per salvare qualcosa. In molti ormai si chiedono se davvero possono esserne responsabili pecorai o contadini che a rigore di logica non avrebbero nulla da guadagnare dal distruggere il proprio territorio o se invece i mandanti di quello che sempre più appare come un piano preordinato non vanno ricercati, per parafrasare Giovanni Falcone, seguendo il filo del denaro.

Qualunque sia la causa degli incendi, non possiamo più accettare che essi continuino a violentare la nostra terra, che le istituzioni incaricate di contrastare il fenomeno riescano ad intervenire solo in modo tardivo e inefficace lasciando che aree vastissime vengano devastate prima che gli incendi vengano domati. Non possiamo accettare che ingenti risorse finanziarie vengano impiegate per l’emergenza trascurando la prevenzione, che in ogni occasione vengano addotte sempre le stesse giustificazioni a fronte di danni irreparabili.

Alla Regione ed al Presidente Musumeci chiediamo le dimissione dell'Assessore all'Ambiente Totò Cordaro e di indicare in cosa l'attuale assetto delle politiche antincendio si sia mostrato inadeguato. Non ci sono alibi, gli incendiari, la siccità, nessun altro motivo può rendere accettabile la devastazione che la regione aveva il compito di impedire. Chiediamo di rendere conto dei costi di una gestione emergenziale rivelatasi inefficace e di avviare politiche di prevenzione che coinvolgano le realtà del territorio.

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