1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Laccoto torna all’Ars, la Corte d’Appello respinge il ricorso di De Domenico

Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo (Me), torna all’Assemblea Regionale: la Corte d’Appello respinge il ricorso di De Domenico

Brolo, 14/09/2020 - Il Sindaco di Brolo, Giuseppe Laccoto, torna all’Assemblea Regionale Siciliana. Lo ha sancito la prima sezione Civile della Corte d’Appello di Palermo, presidente Antonio Novara, che ha respinto in via definitiva il ricorso del dott. Francesco De
Domenico che, al momento della candidatura all’Ars, non si era dimesso dall’incarico direttore generale dell’Università di Messina entro i termini previsti dalla legge. Come si ricorderà, nell’ottobre 2018 il Tribunale di Palermo, in primo grado aveva già dichiarato ineleggibile De Domenico seppur con una sentenza non esecutiva. Nel giugno 2019, la Corte Costituzionale aveva stabilito l’ineleggibilità di De Domenico, sancendo la sostituzione all’Ars con Giuseppe Laccoto. Il dott. De Domenico si era nuovamente appellato e oggi è stata notificata l’ennesima sentenza che ha rigettato il ricorso condannando lo stesso De Domenico alle spese processuali e a liquidare 15mila euro a ciascuna delle parti costituite in giudizio.
“Si giunge finalmente a scrivere la parola fine ad una vicenda politica e giudiziaria lunga e tortuosa, rallentata anche dall’emergenza Covid. Ma ho sempre avuto massima fiducia nella giustizia – commenta l’on. Laccoto. In questi due anni che mancano alla fine della legislatura sono comunque pronto a spendermi da parlamentare regionale al servizio della comunità di Brolo, del comprensorio dei Nebrodi e dell’intera Provincia di Messina: sono tanti i temi che attendono di essere affrontati, dalla sanità a tutte le altre emergenze”.
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Sentenza:

La Corte di Appello di Palermo, definitivamente pronunciando, conferma l’ordinanza resa dal Tribunale di Palermo nei giorni 7/15 novembre 2019, appellata da DE DOMENICO Francesco nei confronti di CATANESE Giuseppe Pietro, IACOPINO Paola, RUFFINO Giuseppe, LACCOTO Giuseppe con citazione del 18 novembre 2019, nonché da D’URSO GIULIA nei confronti di CATANESE Giuseppe Pietro, IACOPINO Paola, RUFFINO Giuseppe, LACCOTO Giuseppe e
DE DOMENICO Francesco con citazione del 31 dicembre 2019; condanna DE DOMENICO Francesco e D’URSO GIULIA, in solido fra loro, a rifondere a CATANESE Giuseppe Pietro, IACOPINO Paola, RUFFINO Giuseppe e LACCOTO Giuseppe le spese di questo grado del giudizio, che liquida a favore di ciascuna di essi in € 15.000,00, oltre spese generali, CPA e IVA;
dispone che della presente sentenza venga data immediata comunicazione al Presidente della Regione e al Prefetto.

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