Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Dipendenti regionali. "Musumeci non faccia populismo di bassa lega"

Dipendenti regionali. Caronia, Lantieri e Pullara "Musumeci organizzi riqualificazione del personale e non faccia populismo di bassa lega. "L’ennesimo attacco del Presidente Musumeci ai dipendenti regionali è comprensibile, se non fosse che viene dal Presidente della Regione." Lo affermano i deputati regionali Marianna Caronia, Luisa Lantieri e Carmelo Pullara.

Palrmo, 16 ott 2020 - Per i tre parlamentari, "certamente vi è un deficit grave di alfabetizzazione digitale fra i dipendenti, come in tutta la pubblica amministrazione. Un deficit che ha radici lontane nell’organizzazione degli uffici, nell’assenza di una seria politica di aggiornamento e formazione, nel fatto che il personale sia nella grande maggioranza, per oggettive condizioni anagrafiche, appartenente alla fascia di popolazione meno avvezza all’uso del digitale. Ma il ruolo della Politica è quello di trovare rimedio ai problemi e non additare, per altro con toni poco consoni al ruolo istituzionale.
Il Presidente Musumeci quindi faccia un necessario sforzo per immaginare cosa serve per ridurre il gap culturale e professionale che ha attaccato con tanta veemenza; colga l’occasione, come avvenuto in tante altre realtà amministrative in Italia e anche in Sicilia, per utilizzare le imposizioni di ricorso allo smarworking per avviare una massiccia formazione e riqualificazione del personale, utilizzando risorse interne ed esterne della Regione e valorizzando proprio quella parte della struttura e del personale regionale che sono invece più avanti nelle competenze digitali."

Per Caronia, Lantieri e Pullara "se ciò non avvenisse, l’attacco di ieri rischia di apparire e restare un’accusa fine a sé stessa di cui difficilmente si comprende l’utilità se non quella di un populismo di bassa lega."

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